Laboratorio di Poesia scrivere e discutere di poesia

Silloge della madre

  • Messaggi
  • OFFLINE
    fabella
    Post: 109
    22/03/2012 03:34
    come d'annunciazione e archeologie varie



    *
    metteresti un obiettivo
    in quella posa del benedire mia madre
    fuori dal sonno, sul solco di una malattia
    che ho sempre compreso nel bianco
    nella vecchia entrata del”ospedale
    che era un chiostro di dei
    raccolti nei veli dei santi


    *
    omettendo il tempo dei pedali
    le cinghie poco sofisticate
    di una macchina da cucire
    ti conservo fiorita di piccole ruggini
    come fossi vestita di nuovo


    *
    ci passasti il tempo ad orlare scarpe
    l’amore che usciva tra i fiori di sambuco
    per come nascondevi la curva gravida
    il sudore che incollava la veste


    *
    quando il verde in casa entrava a pezzi
    sentivo le gocce aprire le strettoie
    l’acqua appagata nel raggio di polvere
    il sorgere di pietra come un’eco larga
    il buio che la vestiva di preghiera
    archeologia- nell’appartenerci





    [Modificato da fabella 23/03/2012 02:14]



    "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac)
  • OFFLINE
    morgan4
    Post: 380
    22/03/2012 08:57
    quello che più invidio è ciò che sta dietro al risultato. il modo di percepire le situazioni, di accarezzarle. è questo quello che fa nascere i tuoi versi..

    è per questo che non mi piace parlare di talento, è altro.. di ancestrale, forse sì.. non è che con la paperpelle tu, certe cose le senti di più??



    [SM=g2842742]
    ________________________________________________

    J'arrive bien sûr,j'arrive. N'ai je jamais rien fait d'autre qu'arriver
  • OFFLINE
    fabella
    Post: 109
    22/03/2012 10:23
    Pian piano ci sto arrivando a quello che voglio: a mettere sul foglio questo mio percepire e accarezzare. Ma pfffiuuuuu...

    .. e ci arriverai anche tu, paperola mia [SM=g8265]




    "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac)
  • OFFLINE
    lastrega65
    Post: 80
    22/03/2012 11:21
    Re: l'inizio
    fabella, 22/03/2012 03.34:




    *
    metteresti un obiettivo
    in quella posa del benedire mia madre
    fuori dal sonno, sul solco di una malattia
    che ho sempre compreso nel bianco
    nella vecchia entrata del”ospedale
    che era un chiostro di dei
    raccolti nei veli dei santi


    *
    omettendo il tempo dei pedali
    le cinghie poco sofisticate
    di una macchina da cucire
    ti conservo fiorita di piccole ruggini
    come fossi vestita di nuovo


    *
    ci passavi il tempo ad orlare le scarpe
    l’amore che usciva tra i fiori di sambuco
    per come nascondevi la curva gravida
    il sudore che incollava la veste


    *
    quando il verde in casa entrava a pezzi
    sentivo le gocce aprire le strettoie
    l’acqua appagata nel raggio di polvere
    il sorgere di pietra come un’eco larga
    il buio che la vestiva di preghiera
    archeologia- nell’appartenerci










    questa è magia, capisco quello che intendi, chapeau.