Laboratorio di Poesia scrivere e discutere di poesia

L'aquilone

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    lastrega65
    Post: 142
    31/03/2012 09:32

    Un castello di sabbia la dimora
    il cielo un tetto dove ognuno può salire

    Io compro i detersivi al supermarket
    del vino bevuto invece oh del vino
    conosco gli acini e la vigna che fu madre
    poi nei prati intorno alle occasioni
    perdo tutti i treni e le monete.

    Chi mi dorme accanto segue il filo
    nel volo d'aquilone c'è il respiro
    mi affeziono ma non rinuncio al sole
    quando la mano m'accarezza resto
    se cede sento il freddo
    ricordo nonna mia, i gesti rassegnati
    i rami dritti del pesco senza un frutto
    allora prendo il volo di sogni da riempire
    ad ogni bivio una speranza usata
    _ancora testa o croce, ancora una moneta_
    in fondo, sai, son sempre le stesse
    le cose che vogliamo
    magari a volte cambia il colore
    o semplicemente c'è un'altra luce.
    [Modificato da lastrega65 31/03/2012 14:25]
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    fabella
    Post: 161
    02/04/2012 08:51
    cheffai qui, disordinelli [SM=g10324] per me, il corpo poesia era già quello che avevi pubblicato all'inizio. però vediamo. prova a giocarci così:


    [SM=g8231]
    lastrega65, 31/03/2012 09.32:


    Un castello di sabbia la dimora
    il cielo un tetto dove ognuno può salire



    Io compro i detersivi al supermarket
    del vino bevuto invece oh del vino
    conosco gli acini e la vigna che fu madre
    poi nei prati intorno alle occasioni
    perdo tutti i treni e le monete.

    Chi mi dorme accanto segue il filo
    nel volo d'aquilone c'è il respiro
    mi affeziono ma non rinuncio al sole
    quando la mano m'accarezza resto
    se cede sento il freddo

    ricordo nonna mia, i gesti rassegnati
    i rami dritti del pesco senza un frutto
    allora prendo il volo di sogni da riempire
    ad ogni bivio una speranza usata
    _ancora testa o croce, ancora una moneta_

    in fondo, sai, son sempre le stesse
    le cose che vogliamo
    magari a volte cambia il colore
    o semplicemente c'è un'altra luce.




    leggile ognuna come un testo a sé e mettici dentro un po' più ordine. con modifiche anche piccolissime per arrivare alla linearità dei tuoi testi brevi. poi ti renderai anche conto che potresti cambiare posto alla prima strofa [SM=g8154]



    "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac)
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    lastrega65
    Post: 149
    03/04/2012 11:39
    anche la poesia a volte ha bisogno di tacere...ehehe scusa perfetta per dirti che me ne vado una settimana in un paesino sul lago di tora, con cane e compagno, senza computer, ma solo carta penna e macchina fotografica, almeno ti faccio respirare un pò bella signora! Ci risentiamo dopo Pasqua, con tante immagini belle negli occhi! Un bacio!
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    fabella
    Post: 167
    03/04/2012 13:52
    che meraviglia.. chissà forse che non vada anch'io nel mio paradiso in collina... ma non so ancora, forse la pigrizia avrà il sopravvento [SM=g8139]

    intanto ti auguro di passartela bene, una Buona Pasqua compresa.


    a presto [SM=g2829702]



    "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac)
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    lastrega65
    Post: 152
    04/04/2012 22:23
    Re:
    Un castello di sabbia la dimora
    il cielo un tetto dove ognuno può salire


    Chi mi dorme accanto segue il filo
    nel volo d'aquilone c'è il respiro
    resto nella mano che accarezza
    se stringe sento il freddo, l'ombra al sole

    Del mio vino so dov'è la vigna
    d'ogni acino il nome mando a memoria
    nel prato intorno alle occasioni
    nascondo i treni e anche le monete

    ricordo nonna mia, i gesti rassegnati
    i rami dritti del pesco senza frutti
    catturo un volo di sogni da riempire
    al bivio nuovo una speranza usata

    _ancora testa o croce, ancora una moneta_

    in fondo, sai, son sempre le stesse
    le cose che vogliamo
    magari a volte cambia il colore
    o, semplicemente, c'è un'altra luce


    un pc al volo nel bar per scriverti la nuova versione e dirti che qui è fantastico...mannaggia, dovevo resistere ma mentre egli chiacchiera coi vecchietti io mi son fatta un giro. Bacio... tu dove l'avresti messa la prima strofa?
    [Modificato da lastrega65 04/04/2012 22:36]
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    fabella
    Post: 169
    05/04/2012 08:35
    E mannaggia, sì che dovevi resistere! [SM=g8231] Però mi fa piacere che tu faccia capolino, senza esagerare, mi raccomando [SM=g8265]


    allora vediamo un po' [SM=g2829698]

    la prima strofa l'avrei inserita proprio nel corpo centrale. penso proprio dove l'hai messa tu, prima di richiamare il ricordo della nonna.

    mi sembra che volendo tradurre in lirica i significati ti ingarbugli nella costruzione. ecco perché ti dicevo di trattare a sé ogni strofa.


    Un castello di sabbia la dimora
    il cielo un tetto dove ognuno può salire


    Chi mi dorme accanto segue il filo
    nel volo d'aquilone c'è il respiro
    resto nella mano che accarezza
    se stringe sento il freddo, l'ombra al sole

    Del mio vino so dov'è la vigna
    d'ogni acino il nome mando a memoria
    nel prato intorno alle occasioni
    nascondo i treni e anche le monete

    ricordo nonna mia, i gesti rassegnati
    i rami dritti del pesco senza frutti
    catturo un volo di sogni da riempire
    al bivio nuovo una speranza usata

    _ancora testa o croce, ancora una moneta_

    in fondo, sai, son sempre le stesse
    le cose che vogliamo
    magari a volte cambia il colore
    o, semplicemente, c'è un'altra luce

    Sta mattina non me ne so uscire con pennellate lievi, anche se ti assicuro che a parecchi amici miei poeti questa tua piacerebbe molto più di tanti miei testi. Per dirti che hai lavorato bene, soprattutto in progressione al percorso che hai iniziato.

    Allora ti propongo una versione che ti serva solo come confronto, perché è un rifacimento totale, ma è anche il passo successivo che farei se avessi scritto io il tuo testo. Per questo consideralo un testo mio piuttosto che un'intervento sul tuo.... uh ma come la so lunga [SM=g8120] [SM=g8113]

    Leggi e perdona... oggi gira così. sarà il tempo uggioso [SM=g8231]
    Spero che faccia comunque bene [SM=g7535]


    Resto nella carezza di chi mi dorme accanto
    e segue il filo del volo d'aquilone
    verso un castello di sabbia, una dimora
    un tetto, il cielo dove ognuno può salire

    ma nella stretta sento il freddo, l'ombra
    al sole dove so del vino, della vigna
    e la memoria sta negli acini, nel prato
    attorno alle occasioni che ho nascosto
    ai treni ed anche alle monete

    sembro il ricordo di mia nonna, il gesto
    rassegnato, i rami dritti al pesco senza
    un frutto, con l'ala di un sogno da riempire
    il bivio nuovo, una speranza usata

    -ancora testa o croce, ancora una moneta-

    in fondo, sai, le cose che vogliamo
    sono sempre le stesse, magari
    cambia il colore, magari un'altra luce



    [SM=g8139]



    "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac)