Laboratorio di Poesia scrivere e discutere di poesia

io e tu

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    lastrega65
    Post: 184
    18/04/2012 17:14
    E restano delle letture solo le mani
    tutto e il suo contrario messi in conto
    a vent'anni si respirava eterni
    giunti ad oggi col dubbio di arrivare
    si pensava ai vecchi

    invece l'ancòra slega venti nuovi
    per sempre non più importante
    e non più l'accontentarsi
    i giorni in fila sono un treno lungo
    stare soli un vezzo della pelle

    ci avviciniamo adesso
    col distacco insito nella parola insieme
    io e tu due fili in una cruna
    eppure soli,due braccia per ciascuno

    ma ora lascia stare
    se verrà il tempo lo sentiremo d'aria
    nell'annusarci





    [Modificato da lastrega65 18/04/2012 22:41]
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    fabella
    Post: 195
    20/04/2012 10:23
    Re:
    E restano delle letture solo le mani
    tutto e il suo contrario messi in conto
    a vent'anni si respirava eterni
    giunti ad oggi col dubbio di arrivare
    si pensava ai vecchi

    invece l'ancòra slega venti nuovi
    per sempre non più importante
    e non più l'accontentarsi
    i giorni in fila sono un treno lungo
    stare soli un vezzo della pelle

    ci avviciniamo adesso
    col distacco insito nella parola insieme
    io e tu due fili in una cruna
    eppure soli,due braccia per ciascuno

    ma ora lascia stare
    se verrà il tempo lo sentiremo d'aria
    nell'annusarci



    qui, nonostante il titolo, c'è più apertura al noi che coinvolge maggiormente chi legge. ci darei ugualmente di lima, per togliere proprio quegli ancoraggi agli avverbi e alle locuzioni che cadenzano lo svolgimento in modo cronologico.

    poi la prima strofa che vuole essere? un prologo che spiega in pensiero? mentre è compito del corpo della poesia, farlo percepire???

    ahahah come sono tornata catiiiiiiiiva [SM=g8190]


    nononono, ci sono anche intuizioni molto buone:



    i giorni in fila sono un treno lungo

    stare soli un vezzo della pelle


    due fili in una cruna
    due braccia per ciascuno


    lo sentiremo d'aria
    nell'annusarci





    [SM=g2842921]





    "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac)
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    lastrega65
    Post: 190
    20/04/2012 11:08
    Re: Re:


    alè così ti voglioooooooooooooooo...hai ragione, rileggendo...ora adesso...sono in più.La prima parte voleva essere lo stato attuale, ma come dici tu deve essere la poesia che lo fa intuire, difficile per me slegarmi dal descrittivo, ma ci sto provando...proverò a limare, in questo laboratorio che mi piace assai...
    [Modificato da lastrega65 20/04/2012 11:41]
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    lastrega65
    Post: 192
    20/04/2012 11:32

    riscrittura

    E restano delle letture solo le mani
    aperte alla malizia dell'impasto
    scavando righe di forma irregolare
    soffia via persempre il vento largo
    dilata nel nonaccontentarsi un altro odore

    i giorni in fila sono un treno lungo
    stare soli un vezzo della pelle

    ci avviciniamo
    nel distacco della parola insieme
    due fili in una cruna,due braccia per ciascuno

    ma lascia stare
    il tempo lo sentiremo d'aria
    nell'annusarci
    [Modificato da lastrega65 20/04/2012 16:25]