poi viene il tempo dell'incontro
a mezzo libro scritto a righe fitte
dire delle similitudini nel giro di clessidra
le fioriture piene e lo scomporsi in petali
e ancora il tuono dilatato nella tempesta
l'abitudine ai capricci del mare
scavando in ogni legno zattere
l'onda più alta divenuta casa
sopportare bene il dolore
più ardua fa apparire la fuga
del rimanere
così siamo andate
saltando a piedi scalzi
le stagioni di neve, senza antidoti
alla scia del ghiaccio
resistendo al sonno delle primavere
i fili grevi di ombre stese
alla speranza di un pò di sole
scusami fabella, volevo solo modificare in un commento, poi ho fatto confusione ( non so se l'hai capito ma sono una zappa col pc...)eccola la versione di prima, volevo solo provare a lavorarci per confrontare con te le versioni e discuterne....
[Modificato da lastrega65 25/04/2012 03:56]