Laboratorio di Poesia scrivere e discutere di poesia

Dove il tempo si veste da sera

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    Gufo Astrale
    Post: 8
    29/04/2012 00:24


    Non lasciare da solo
    un poeta la sera.
    quando lacrime di sangue
    scendono dal cielo.
    quando i sussurri del vento
    respirano lontano

    Non lasciare mai sola
    la sua anima eterna.
    egli è aria,
    brezza tra le nuvole.
    goccia di mare .
    che scorre tra le dita

    Non lasciare che i suoi passi
    richiamino il profumo del bosco.
    la danza delle silfidi,
    le voci nel silenzio.
    il canto della notte...

    Non lasciare che colori
    i suoi tramonti.
    con il rosso pastello
    di due labbra di fiamma

    Con la giada perenne
    di un sogno affacciato.
    la' dove ogni quando
    riunisce un perchè...

    -Là dove il tempo
    si veste da sera
    lenti i marosi
    che corrono a riva-

    Marco Casini
    11 Gennaio 2012
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    fabella
    Post: 235
    30/04/2012 08:02
    Re:


    Con la giada perenne
    di un sogno affacciato
    la' dove ogni quando
    riunisce un perchè...

    -Là dove il tempo
    si veste da sera
    lenti i marosi
    che corrono a riva-





    Forse leggendo tra le pagine precedenti o le note di poesia nella cartella contenuta in questa stessa sezione, ti renderai conto di quanto il mio modo di sentire la poesia sia diverso dal tuo. Ciò non mi impedirà di leggerti con interesse e di evidenziare i passi che più sento nelle mie corde.

    Questo perché, in quello che scrivi (per ciò che ho letto anche prima della chiusura del forum) sento consapevolezza, una scelta di linguaggi consolidati nel tempo dai tuoi percorsi, dalle persone che in essi ti hanno accompagnato. Forse stando con noi subentreranno cose nuove per te, nuove condivisioni, nuove influenze chissà, anche reciproche. Mi auguro comunque che sia una permanenza lunga e proficua per la tua poesia [SM=g8335]

    daniela




    "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac)
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    lastrega65
    Post: 228
    30/04/2012 16:27
    benvenuto Gufo, la tua poesia mi regala echi di bosco...piaciuta, anche se ultimamente le letture che sto facendo mi allontanano un pò da questo stile, ma come dice fabella è tanto tuo da rendere impossibile immaginarlo diverso, con tutte le fessure aperte per lavorare insieme.
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    Rebby.
    Post: 358
    11/05/2012 16:58

    Ciao Marcolino! [SM=g2829702]

    Leggendo per il web i pezzi da te scritti in questi ultimi tempi leggo una voglia di poliedricita' dalla quale ti lasci piacevolmente sedurre. Ricordi gli ultimi pezzi da te fattimi leggere? E ricordi quanto ne rimasi incantata? Mandaceli Marco che li vorrei vedere qua sotto il mio nasino.
    Che bello che sei qua! [SM=g8139]


    Carla
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    Anemonephobia
    Post: 134
    25/05/2012 17:17
    La tua poesia mi ha riportato alla mente la fragilità che spesso caratterizza chi scrive poesia, non in quanto debolezza, ma in segno di profonda sensibilità. Alcune immagini mi hanno colpito: la "giada perenne", le "labbra di fiamma". Non so se sono davvero nel giusto ma mi sembra di cogliere nei tuoi versi un atteggiamento simile al mio. Mi è piaciuta.

    "Lo so che l'amore è una patologia, vorrei che mi uccidesse ora"
    ("Ci sono molti modi", Afterhours)