Laboratorio di Poesia scrivere e discutere di poesia

La muta - 2007

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    ggiacinto
    Post: 1
    15/05/2012 18:50
    da " Il verso dell' immemore.
    Indossai una camicia di seta bianca,
    come se il vento mi denudasse la pelle.
    Corrotto da una carezza scialba
    ingoiai la vergogna, perso in quell’Etere
    terrestre.
    Indossai delle calze nere, e una schiusa
    accolse lo scandalo di una sterile copula.
    Avvampai rosso, sulle gote, tra le braccia
    di un impostore.
    Indossai dei pantaloni di pelle nera, fiacca,
    e il mio sangue si stagnò tra le gambe,
    almeno, costretto dal possesso.
    Rasai i miei capelli quel giorno
    da non emulare più a me stesso
    né ricordai altro.
    Un urlo asettico pregava perdono!
    Camminai con dei sandali di cuoio
    smarriti da un vagabondo o dall’ errante,
    e le vesciche, spesso caddi.
    Caddi.
    Mi nutrì l’inconsistenza di una manciata
    di riso, e un sorso di latte.
    Bevvi alcool e non mangiai altro.
    Ingurgitai la mia assenza, l’unico ingoio
    della prevalsa di un morto, corteggiato
    dall’alito di un becchino.
    Mi sdraiai, di notte, su un prato verde,
    quello di tutti, umido e grigio.
    Mi sembrò di contare le stelle, per ogni
    sua volta, la pressa di uno strascico bavoso
    mi concepì indegno.
    Ingoiai la morte, il bianco scorse il nulla
    come la ventosa di una macchia che mi accecò,
    e arse il mio volto con un gemito.
    Strappai con la forza e le unghia, e dimenticai.
    Il profumo di un folle dimenticato
    in una pozza di fango e rose marce.
    sal@

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    lastrega65
    Post: 280
    16/05/2012 09:30
    benvenutissimo tra noi....
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    ggiacinto
    Post: 7
    16/05/2012 18:10
    lastrega65, 16/05/2012 09.30:

    benvenutissimo tra noi....



    Grazie!
    sal@