17/05/2012 12:47
da " Il verso dell' immemore"


Che mai fosse.
Guizzasti quella notte di parole avvolte
da ogni gesto infermo, intese esperte
sole e in un lasso.
Fuggisti.

Che mai fosse detta,
di uomo superbo e fiero, infamia.
Perché l’essere è degli incolti
l’assoluto è il dissenso di un re.
Mentisti.

Che mai fosse fatto,
presunto e insinuante destino.
Il volere è il risciacquo di un impostore.
E balbettasti dubbie strategie di un se.
Corteggiasti.

Mi invitasti emotivo al tuo ballo in maschera,
che non avessi mai scorto il tuo volto.
Solenni ombre all' azzardo pretesero
l’usura di una mosca cieca giocata
tra chances e bautte.

Che mai fosse
un’anguilla stordita alla testa.


[Modificato da al_qantar 18/05/2012 15:02]
sal@