07/11/2012 09:38
Re:
ggiacinto, 10/10/2012 11:05:


Le dita incrociate scongiurarono
il nulla,
e all' angolo della strada, un uomo
sospirò alla destra e alla manca
delle parti, fede ricomposta
tra le sue spalle ferme.
Con gli occhi riversi al cielo e
a mani vuote, degustò il tracollo
tra le labbra sommesse di lacrime
flagello di stille purpuree.

Accolto l' infinito tra le braccia
si estinse nella mossa di tre respiri,
dondolando una fiaba su una culla vuota
e una corona di spine inflitta
percosse le tempie di un sognatore
flesso al lamento perpetuo
dell' immenso,
tra le mani giunte
e non per vanto.





Ci ho messo un po' di tempo per parlarti di questo testo. Forse perché sono stata presa da qualche perplessità rispetto la tua solita scrittura. Perché tu nei tuoi contesti sai rendere nuove certe espressioni decadenti, perché sai mettere in equilibrio il nuovo e l'arcaico in un tutto uniforme unico e inarrivabile. Perché sai convertire quelle che in gergo si definirebbero ingenuità poetiche, in punti di forza irrinunciabili nell'insieme.

Ecco, tutta questa forza che conosco attraverso quello che leggo di te, mi pare che in questa poesia subisca una seppur lieve flessione. Non saprei darti alternative, perché ripeto, la tua scrittura per me è inarrivabile, ma in certi punti viene un po' meno il perfetto equilibrio di sempre. Mi accorgo dalla mia intolleranza a certe espressioni, che invece nella tua poetica sono avvezza ad apprezzare.
Allora per questo, penso che non ti sia riuscita, come al solito, l'amalgama di tutti gli ingredienti poetici di cui ho detto sopra, cosicché il tuo plasmare la parola, lascia qualche buco non raggiungendo secondo me, i soliti livelli.

Per questo quando mi parlasti di scrittura di getto volli sapere della seguente che invece trovavo perfetta.

Il tutto vuole riferirsi a mie sensazioni molto personali. S'intende, come sempre. Solo riferendomi alla mia lettura che questa volta trova degli inciampi di un pudore poetico tutto mio, incontrando certe espressioni 'sta volta penalizzanti, visto che tu solitamente le usi, elevandole.

Per fare capire concretamente, ho grassettato ciò che imputo non essere amalgamato con la solita maestria.

Ecco, l'ho partorito [SM=g7535]



[SM=x2823269]




"Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac)