Laboratorio di Poesia scrivere e discutere di poesia

Massimiliano Damaggio

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    Amministratore forum
    26/02/2013 13:01

    Poesia odierna (στα Eλληνικά) (em portugês)

    Colleghi poeti, chi l’avrebbe detto
    che avremmo scritto per non avere voce
    che ci saremmo impegnati così a fondo
    per ritornare, convinti, al geroglifico?

    Che avremmo chiacchierato fra te e un tè
    allegri carcerati nei nostri circoli illetterari
    mentre l’universo è ancora in espansione
    e più s’espande e più siamo ininfluenti e petulanti
    - affollatissimo gruppo di coliformi?

    Stamattina, in piazza, si tirano pietre
    (colleghi poeti, chi l’avrebbe detto?)
    e nessuna di queste è una nostra poesia.



    Preghiera (στα Ελληνικά)

    Oggi la poesia deve essere una pietra.
    Prendete e scagliatene tutti.
    Questa è la mia pietra offerta in dono per voi.

    Nel breve tragitto fra la mano e l’obbiettivo
    una poesia sibila come una corda nel vento.
    Beati quelli che ne verranno colpiti.

    Ma come potrà una poesia, ci chiediamo
    pagare la spesa, la luce e la chemioterapia?
    Cosa potrà contro lo sportello bancario
    contro il mutuo che vien di notte
    con le scarpe tutte rotte?
    Esatto: cosa potrà
    se tu che stendi le lenzuola dei versi
    incolonni parole sulla pagina bianca
    perché, anche scritta, rimanga bianca
    e poi alzi il braccio per scagliare una piuma
    o peggio
    per chiedere il permesso d’andare a pisciare?

    ***

    Questa sera passo da piazza Omònia
    dove le siringhe conficcate nell’asfalto
    splendono come piccole candele votive
    nel bagliore del mondo finanziario.

    Sulla facciata del centro commerciale
    una cascata di luci di natale:
    lunghe colonne di consumatori
    di droga e di beni
    s’inginocchiano, pregano e offrono monete.

    Tu mi dici: “Io ti dico
    che la lingua è potente
    perché con essa si può dire di tutto.”
    Ma lo vedi da te
    solo se scrivi SCONTI!
    s’affacciano dai palazzi
    il telegiornale ne parla.

    E anche tu mi dici:
    “La poesia è come il pane, è di tutti”.
    Ma lo vedi da te
    oggi il pane
    è un’offerta sul volantino.

    Prendete e compratene tutti
    questo è il mio volantino
    offerto in offerta per voi.

    ***

    La pioggia scivola sui cassonetti
    scioglie l’immondizia che gocciola
    muta
    sulle mani di chi ci scava dentro.

    Guardali, come ti dicevo
    non mi sembra raccolgano poesia
    non mi sembra che cerchino una pietra
    e se la poesia fosse pietra
    non potrebbero masticarla.

    Nello specchio delle pozze
    uomini obliqui come pali arrugginiti
    malati di fame
    siedono da anni sul marciapiede.

    ***

    Ma quindi, allora, tutto ciò premesso:
    che cosa deve essere oggi la poesia?

    Oggi la poesia deve essere un seme.
    Aprite in due i corpi di questi morti
    e seminatene tutti
    questo è il mio seme che crescerà dentro di voi.

    Se il chicco di grano, caduto in terra
    non muore, rimane solo;
    se invece muore, produce molto frutto.

    Oggi la poesia deve essere una preghiera.
    Nient’altro che una preghiera
    in forma di pietra
    scagliata con la mano.



    Gente che beve il caffè davanti al mare (στα Ελληνικά)

    Il mare è liquido
    l'atmosfera è umida
    e la vita evapora
    lentamente veloce.

    Dentro l'acqua salata distinguiamo pesci
    che stasera mangeremo al ristorante.
    Poi i camerieri getteranno gli avanzi
    nei bidoni o nei gatti, e andremo avanti.

    Metalli, gas, nuvole, sismi:
    tutto questo continuerà sempre uguale.

    Nomi, cognomi, documenti, nipoti:
    tutto questo torna a circolare nel ciclo dell'azoto.

    Mentre il sole si coniuga al passato
    guardiamo l'orizzonte liquido
    e abbiamo paura.

    Sembra appurato che anche noi
    un giorno
    o una notte
    raggiungeremo lo stato gassoso

    ma anche questo
    (soprattutto questo)
    indica che il sangue
    circola nel corpo
    e che il corpo non ha un senso
    ma è piacevole indossarlo.

    Tuttavia soprassediamo
    e in questo momento
    ci coniughiamo nel verbo esistere.

    Esistere soltanto.

    L'illusione del bipide

    [Modificato da fil0diseta 26/02/2013 13:05]


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    Continuerò a disarticolare ogni cosa, nella vita degli universi, perché il tempo sono io.
    (Antonin Artaud) 
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    lastrega.65
    Post: 37
    01/03/2013 12:15
    oh...leggo
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    fabella
    Post: 772
    01/03/2013 12:40
    mi piacerebbe molto che si sviluppasse qualche discussione sui testi messi qui in evidenza.

    di questi in particolare, avrai letto l'introduzione di Anila, ma sul sito vi è anche il pensiero della Ferramosca, che io trovo rappresenti uno dei punti di riferimento importanti, nel campo della poesia.


    http://www.clepsydraedizioni.com/massimiliano-damaggio-lillusione-del-bipede/



    Colleghi poeti, chi l’avrebbe detto
    che avremmo scritto per non avere voce
    che ci saremmo impegnati così a fondo
    per ritornare, convinti, al geroglifico?



    Questa strofa la dice proprio tutta.. del ritorno consapevole al geroglifico... e qui si potrebbe aprire un discorso vastissimo, che nelle nostre discussioni abbiamo più volte sfiorato.



    [SM=g2843114]



    "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac)