l'erotico in endecasillabi spacca
dimmi di come fanno l’eco i muri
se mi spingi la notte tra le pieghe
dove tutto quel tuo volermi incrocia
lo spigolo di lume che hai negli occhi
dimmi di come bevon le lenzuola
un passo d’agrodolce che trabocca
tra questi sfondi densi di vetrate
-togli i vapori d’aliti sedotti -
che i nostri chiaroscuri in movimento
siano d’orgasmo all’ultimo dei cieli
e all’ombra del passante giù, per strada
poi stringi, stringi ancora sul soggetto
sul segno più profondo del pastello
là dove il rosso scuce d’acquolina
tiepida attesa d’alba, convenendo