30/04/2014 11:03

ho sciolto i capelli, è vero! e accavallato le gambe e accarezzato il mento. Ora non c'è da chiedersi di quel mancato abbraccio, che sai non si cela mai in domande e mai avrei voluto farti giungere il profilo del mio nome quando stanco e arrabbiato hai varcato la mia soglia. Che poi di case crollate, avvocati neri e circostanze manoscritte ho i cancelli chiusi. Avevi scuse da appoggiare sui miei fianchi, per spiegarmi _ancora una volta_ la stranezza racchiusa in quel no che non ci vuole noi. Quella sera ho spostato alchimie, quando preso dalle troppe incertezze, dall'indifferenza nascosta nella bellezza di una resistenza, hai sparato all'alba prima del sabato, prima ancora di equivocare, prima di credere che nell'anima si aggirasse un qualche tormento che una cascata di capelli non poteva risolvere.

[Modificato da Francesca Coppola 30/04/2014 11:05]


"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
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