Ciao.
Secondo me quel "mi commuove" è indispensabile in questa poesia, perché trovo che ne sia la motivazione che lega il primo verso al secondo in uno stretto ossimoro (spazi bianchi/sritto per intero);
quei due versi li ho intesi così:
io che credevo di averti detto tutto, di aver esaurito le parole (per dirti che ti amo), mi accorgo che invece non ho esaurito gli spazi: ci sono ancora pagine bianche sulle quali annotare, esprimere sensazioni, sentimenti a te rivolti
e poi:
più ti guardo, ti osservo, ti vivo e più mi viene la voglia irrefrenabile di racchiuderti fra le mie parole, e con esse rappresentarti per come sei, per ciò che mi susciti, ma il mio è un tentativo perdente, perché le parole non esprimono e non esprimeranno mai completamente tutto ciò di cui mi fai innamorare.
Non so se ciò corrisponde al tuo intento, ma comunque i primi due versi e l'ultimo mi piacciono molto, semmai proverei a rendere più sciolti quelli intermedi, dove per esempio non mi piace la descrizione "curioso, testardo", che potresti esprimere con una metafora. Quel "testardo" lo trovo un po' aspro.
Per me sarebbe perfetta (si fa per dire) così:
mi commuove scoprire spazi bianchi
dove credevo di averti scritto per intero
lo sguardo prova a chiuderti in parole
e poi mi arrendo, taccio
e mi innamoro
(sono indecisa sull'inserimento degli spazi tra le righe ma corrispondono al mio ritmo di lettura).
P.S.
penso sia bello rileggere e tornare su poesie di qualche annetto addietro, anche per rendersi conto di come siamo o non siamo cambiate/i.
Ciao,
Rosanna
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"Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
(citazione di EEFF)