Laboratorio di Poesia scrivere e discutere di poesia

Carlo Giuliani, che decise di non andare al mare

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    fabella
    Post: 1.117
    10/09/2013 08:24
    (Genova , G8 2001)



    Carlo, non ti voglio percorrere con una storia sottoforma di notizia
    ma di nebbia che mi tiene gli occhi sbarrarti, che diventa
    amore e non difende, ma picchia ai polsi col suo odore
    bollente di catrame e di sale, come un grido d’inferno
    che si arma per gestire la disobbedienza del mare

    Carlo a vent’anni, tu decidi di non andarci al mare
    ma del mare portare con te, la disobbedienza
    nel suo tendere opposti verso una sola pace

    Carlo, con quella schiena cosmica, le braccia allargate
    mentre corri di rabbia e cadi, perché l’ordine dall’alto
    è di stuprarla la tua pace e il futuro deve restare
    una storia da scrivere a polpastrelli levati
    sulle polveri degli archivi, sulle seconde morti
    d’ogni sentenza, d’ogni indifferenza

    a cosa pensi Carlo, lasciandoti destare dalla morte
    convulso come una macchia a disegnare la ciclicità
    la gonna delle mille bambole che aveva seduto tua madre
    sui divani degli anni ’60 o la pienezza delle ortensie
    davanti alla casa dove eri stato bambino

    come ti appare Carlo, la piazza Alimonta
    dagli oblò del tuo corpo -fragole e sangue,
    oppure coi i nomi dei compagni scritti sulle aiuole
    coi sassolini bianchi, come quelli di Pollicino

    mentre alla Diaz si consumerà l’umano smaltimento
    il grido nel sonno, il futuro che non vivrà
    se non quale guerra assegnata al sangue che
    ha vestito tua madre di pareti cieche, di un lutto
    informe come il lenzuolo un fantasma

    che le madri allora siano tutt’altro che madri
    ché le ambulanze sono tutt’altro che cicogne
    e a Genova urla persino il mare, come un paradiso
    affogato nello stesso raggio dei copertoni
    che ti attraversano adesso, Carlo, e riattraversano







    *Questa l'avevo scritta i primi di luglio, già in piena crisi e va forse a conferma di quello che ho scritto poco fa sull'altra discussione. Che il prodotto scrittura mi esce ancora, se lo voglio. Ed è solo quello che non si legge che vorrei cambiasse. Il mio "a tu per tu" con essa. La nostra intimità [SM=g8113]
    [Modificato da fil0diseta 27/01/2014 20:54]



    "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac)
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    lastrega.65
    Post: 401
    10/09/2013 09:46
    Re:
    fabella, 10/09/2013 08:24:

    (Genova , G8 2001)



    Carlo, non ti voglio percorrere con una storia sottoforma di notizia
    ma di nebbia che mi tiene gli occhi sbarrarti, che diventa
    amore e non difende, ma picchia ai polsi col suo odore
    bollente di catrame e di sale, come un grido d’inferno
    che si arma per gestire la disobbedienza del mare

    Carlo a vent’anni, tu decidi di non andarci al mare
    ma del mare portare con te, la disobbedienza
    nel suo tendere opposti verso una sola pace

    Carlo, con quella schiena cosmica, le braccia allargate
    mentre corri di rabbia e cadi, perché l’ordine dall’alto
    è di stuprarla la tua pace e il futuro deve restare
    una storia da scrivere a polpastrelli levati
    sulle polveri degli archivi, sulle seconde morti
    d’ogni sentenza, d’ogni indifferenza

    a cosa pensi Carlo, lasciandoti destare dalla morte
    convulso come una macchia a disegnare la ciclicità
    la gonna delle mille bambole che aveva seduto tua madre
    sui divani degli anni ’60 o la pienezza delle ortensie
    davanti alla casa dove eri stato bambino

    come ti appare Carlo, la piazza Alimonta
    dagli oblò del tuo corpo -fragole e sangue,
    oppure coi i nomi dei compagni scritti sulle aiuole
    coi sassolini bianchi, come quelli di Pollicino

    mentre alla Diaz si consumerà l’umano smaltimento
    il grido nel sonno, il futuro che non vivrà
    se non quale guerra assegnata al sangue che
    ha vestito tua madre di pareti cieche, di un lutto
    informe come il lenzuolo un fantasma

    che le madri allora siano tutt’altro che madri
    ché le ambulanze sono tutt’altro che cicogne
    e a Genova urla persino il mare, come un paradiso
    affogato nello stesso raggio dei copertoni
    che ti attraversano adesso, Carlo, e riattraversano







    *Questa l'avevo scritta i primi di luglio, già in piena crisi e va forse a conferma di quello che ho scritto poco fa sull'altra discussione. Che il prodotto scrittura mi esce ancora, se lo voglio. Ed è solo quello che non si legge che vorrei cambiasse. Il mio "a tu per tu" con essa. La nostra intimità [SM=g8113]




    eccola lì..struggente e bellissima. Sto epr tornare, non mi scappate. Tu sai che presto te la chiederò questa per una lettura, vero?
    [Modificato da fil0diseta 27/01/2014 20:54]
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    Francesca Coppola
    Post: 1.284
    10/09/2013 12:48

    mia cara Daniela, credo di comprendere il "male" che attraversa mani e mente quando non si riesce ad avere una discussione intima con la signora poesia; come a parlar di altri con altri e non di te con te...
    e come avere i mezzi per dir le cose ma al tempo stesso non riuscire ad estirparle. Così le parole diranno ciò che vogliono dire e non quello che vorrebbero. Non so se se mi sono spiegata, ma volevo confessarti la mia vicinanza.

    un carissimo abbraccio



    "i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
    www.francescacoppola.wordpress.com
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    fabella
    Post: 1.117
    14/10/2013 09:10
    Re:
    Francesca Coppola, 10/09/2013 12:48:


    mia cara Daniela, credo di comprendere il "male" che attraversa mani e mente quando non si riesce ad avere una discussione intima con la signora poesia; come a parlar di altri con altri e non di te con te...
    e come avere i mezzi per dir le cose ma al tempo stesso non riuscire ad estirparle. Così le parole diranno ciò che vogliono dire e non quello che vorrebbero. Non so se se mi sono spiegata, ma volevo confessarti la mia vicinanza.

    un carissimo abbraccio




    mi prende una malinconia ad entrare in questo spazio, senza riuscire più a scrivere e, troppo spesso, nemmeno più a leggere. quante volte mi affaccio in silenzio e me ne vado mortificata per questo.
    quanto vorrei tornare, almeno a farvi sentire la mia vicinanza e il mio appoggio, quando serve. spero davvero di riuscirci al più presto.

    Francesca, noi ci conosciamo da così tanto tempo, che certi momenti sembra di viverli in simbiosi... tutti i nostri alti e bassi. per questo ti sento sempre molto, molto vicina

    un abbraccio forte a te[SM=g7831]





    "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac)
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    fabella
    Post: 1.118
    14/10/2013 09:15
    Re: Re:
    lastrega.65, 10/09/2013 09:46:



    Tu sai che presto te la chiederò questa per una lettura, vero?




    Tu sai che prevedo un paio di modifiche. Mamma mia, anche quelle soffrono del mio blocco mentale. Se non provvedo prima, sollecitami a farle quando ti serve il testo per la lettura.

    Bacione [SM=g2829702]



    "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac)
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    fabella
    Post: 1.172
    26/01/2014 09:05
    un up per questo pezzo
    che ha particolarmente toccato una persona che amo tanto [SM=g2829700]

    meno per il contenuto, ma per la scrittura in sé, sento di dedicarla a chi sa....




    e fusse che fusse la volta bona, di operare anche le piccole modifiche che penso da tempo



    "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac)
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    fabella
    Post: 1.173
    26/01/2014 17:16
    Re:
    fabella, 10/09/2013 08:24:

    (Genova , G8 2001)



    Carlo, non ti voglio percorrere con una storia sottoforma di notizia
    ma di nebbia che mi tiene gli occhi sbarrarti, che diventa
    amore e non difende, ma picchia ai polsi col suo odore
    bollente di catrame e di sale, come un grido d’inferno
    che si arma per gestire la disobbedienza del mare

    Carlo a vent’anni, tu decidi di non andarci al mare
    ma del mare portare con te, la disobbedienza
    nel suo tendere opposti verso una sola stretta di pace

    Carlo, con quella schiena cosmica, le braccia allargate
    mentre corri di rabbia e cadi, perché l’ordine dall’alto
    è di stuprarla la tua pace e il futuro deve restare
    una storia da scrivere a polpastrelli levati
    sulle polveri degli archivi, sulle seconde morti
    d’ogni sentenza, d’ogni indifferenza

    a cosa pensi Carlo, lasciandoti destare dalla morte
    convulso come una macchia a disegnare la ciclicità
    la gonna delle mille bambole che aveva seduto tua madre
    sui divani degli anni ’60 o la pienezza delle ortensie
    davanti alla casa dove eri stato bambino

    come ti appare Carlo, la piazza Alimonta
    dagli oblò del tuo corpo -fragole e sangue
    oppure i nomi dei compagni scritti sulle aiuole
    coi sassolini bianchi, come quelli di Pollicino

    mentre alla Diaz si consumerà l’umano smaltimento
    il grido nel sonno, il futuro che non vivrà
    se non quale guerra assegnata al sangue che
    ha vestito tua madre di pareti cieche, di un lutto
    informe come il lenzuolo di un fantasma

    che le madri allora siano tutt’altro che madri
    ché le ambulanze sono tutt’altro che cicogne
    e a Genova urla persino il mare, come un paradiso
    affogato nello stesso raggio dei copertoni
    che ti attraversano adesso, Carlo, e riattraversano







    qualche modifica c'è. se poi ne ho dimenticata qualcuna di quelle che avevo in metne... ci torno... [SM=g2829698]
    [Modificato da fil0diseta 27/01/2014 20:54]



    "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac)
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    lastrega65
    Post: 707
    27/01/2014 15:22
    Re: Re:
    fabella, 26/01/2014 17:16:




    qualche modifica c'è. se poi ne ho dimenticata qualcuna di quelle che avevo in metne... ci torno... [SM=g2829698]




    Presa, ma nella prima riga "non ti voglio percorre" è giusto o è nil refuso di"non ti voglio percorrere" forse? Bellissima, e le modofiche le hanno donato potenza
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    fil0diseta
    Post: 1.379
    Amministratore forum
    27/01/2014 20:53
    ahhhh sìsìsìsìs, errore. correggo tutte le versioni [SM=g8113]


    fil0diseta_______________________________________________________________________________________________________
    Continuerò a disarticolare ogni cosa, nella vita degli universi, perché il tempo sono io.
    (Antonin Artaud) 
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    fabella
    Post: 1.476
    30/06/2014 10:15
    un murales di Orgosolo
    per me un'emozione [SM=g7542]



    "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac)
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    annamariagiannini
    Post: 52
    30/06/2014 16:19
    Re: un murales di Orgosolo
    fabella, 30/06/2014 10:15:

    per me un'emozione [SM=g7542]




    grazie di averla condivisa, anche per me. Leggerò la tua poesia il 21 luglio
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    fabella
    Post: 1.480
    30/06/2014 17:21
    che bello, ti ringrazio di portare con te le mie parole [SM=g7542]



    "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac)
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    ili@de
    Post: 183
    01/07/2014 16:38
    Non si dovrebbe ritornare su testi così emotivamente coinvolgenti. Il rischio è di sminuirli ad oggetti di studio.
    Perdonne moi, ma non riesco a rileggerla. Preferisco la prima dolce, potente impressione.

    Ben tornata pupa

    @
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    fabella
    Post: 1.504
    05/07/2014 00:35
    Re: Re: un murales di Orgosolo
    annamariagiannini, 30/06/2014 16:19:




    grazie di averla condivisa, anche per me. Leggerò la tua poesia il 21 luglio




    spero tu possa avere un video. nessuno ha mai letto un mio testo, nemmeno quel cattivaccio di Sebastiano che ha letto roba di tutti [SM=g8190]

    a parte gli scherzi, le tue sono interpretazioni da brividi. e mi farebbe davvero felice sentire le mie parole attraverso la tua sensibilità di interprete.



    "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac)
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    fabella
    Post: 2.404
    14/03/2017 21:25

    ricorda Annamaria fu FB, che oggi Carlo avrebbe 36 anni [SM=g7542]


    aspetto qui la poesia che gli hai dedicato oggi [SM=g7831]
    [Modificato da fabella 14/03/2017 21:26]



    "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac)
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    annamaria.giannini
    Post: 536
    16/03/2017 09:02
    Solo adesso riesco a scriverti addosso
    che gli anni hanno detto quanto inutile
    sia stato morire, nessuno ha compreso
    nell'urlo di un giovano uomo dove finiva
    la strada da scendere a piedi feriti

    il tuo sangue sta gridando
    alle rose di smettere il rosso
    in nome dei figli caduti in un tempo
    che nessun libro domani oserà chiamare di pace

    “comandante mi spari, sarò utile da vivo come da morto”

    tu non sei Che Guevara, eri solo un ragazzo
    un teppista hanno detto, ma in tanti il tuo nome
    lo portano in tasca, quella più piccola
    senza posto agli eroi dove’è scritto:
    “per noi piazza Alimonda sarà sempre una tomba”

    eccola qui, una poesia datata che rispolvero perchè ricordo che la scrissi piangendo, pur contenendo qualche debolezza e appartenendo al perdiodo che io chiamo della " poesiaproclama" ci sono affezionata


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    "ogni giorno rubo un pezzo di spiaggia al mare e ogni giorno il mare se la riprende"