e s’accavalla e frulla
volando la farfalla
la pecorella balla e conta i letti,
le spine degli umani
s’affranca come un francobollo
la capretta, lasciando il suo odore
sulla roccia
mentre la donzella col ferro a vapore
quante cose, quante cose
i numeri, le spighe, il cerca persone
e trasgredisce
vignette della vita
mentre stira
le camicie
e fossi Fred Astaire sulle rotaie
nel suo ballar leggero
ti troverebbe mobile, con i fogli in mano
e scendi nel cortile
senza fumare
allineato prendi
la posa alla ringhiera
che scellerata quindi
non riposa
sfiorando fioriture in primavera
la spalla alla ragazza
e fai l’equilibrista
il cieco sulla pista
sgombra
t’arrovelli
saltellano sui passi del Vangelo
le anime di cera
la fonte ispiratrice resta
il sonno nella gabbia
delle tue ciglia
[Modificato da fil0diseta 24/01/2014 07:57]
"Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac)