radikal60, 23/08/2014 23:28:
Solo una piccola revisione, che ne pensate?
Non si dovrebbe mai parlare
di qualcosa che sta
a oltre tremila chilometri
dalla tua bella casa
dal tuo conto in banca
che non è piaga
nella carne
nè sangue uscito
dalle tue vene.
Forse in questo confidano.
Dovrà il giusto pudore
farsi silenzio e omertà?
Eravamo chiusi nel ghetto
topi in trappola bocconi
per questo ci fu
tra noi chi uccise
chi decise la non resa
chi preferì le azioni
a un'attesa rassegnata.
Seguì un fuoco maledetto
e tra le fiamme assassini
muovere di casa in casa.
Non vi furono donne
non videro bambini
solo ordini da eseguire.
Ricorda oggi Varsavia
tu che assedi Gaza.
La storia non è maestra
e non c'insegna niente.
Ci sarà sempre una scusa più forte
una menzogna una pretesa
una benda calata sull'occhio
non della vittima
ma del carnefice.
Io, secondo il mio gusto, toglierei le parti che ho messo in grassetto e lavorerei di più sulla chiusa. Il mio motivo è lo stesso: dici troppo, secondo me. E in una poesia di denuncia si rischia di diventare un po' "bacchettatori". Lascia che sia chi legge a indignarsi e a voler "bacchettare": alla poesia spetta sollevare gli animi, non dare risposte. Sempre secondo me, ovviamente...
Ti ho messo in grassetto tua e tuo perché non li trovo necessari. Inoltre sembra che tu ti stia rivolgendo a chi legge da una posizione diversa, e questo crea una distanza che invece i tuoi versi non credo vogliano creare. Il mai e l'a li trovo superflui e mi creano un inciampo all'orecchio... Radikal, il secondo me è sottinteso, naturalmente :-)
Ti ho spostato il tu nell'ultimo verso della strofa centrale (che trovo molto bella!) perché secondo me in quella posizione è più incisivo.
Sulla chiusa il discorso è lo stesso. Ho provato a togliere l'ultimo verso, per me inutile se dici che la benda non è sulle vittime, ma resta debole. Una poesia così merita una chiusa più incisiva. Io lavorerei sul concetto dandogli una forma diversa. Insomma, chiudi con una stilettata! Un'ultima cosa: se dici che ci sarà sempre tutto questo togli lo scopo ai tuoi versi. Non diventa più una poesia di denuncia, ma di rassegnazione. Mettere il punto di domanda?
Ti propongo una possibilità, scritta al volo:
Ci sarà sempre una scusa più forte
una menzogna una pretesa
una benda sull'occhio?
Mai della vittima
Ti premetto che non mi piace, però era per rendere l'idea del mio pensiero. Grazie per la pazienza.
E aspetto tue notizie. Ciao, radikal