dedicata a Nina Maroccolo, un'artista che m'incanta e che ho avuto il piacere di ascoltare l'altro giorno. So che questo scritto contiene delle debolezze, è stato buttato di getto senza rileggere, ma non lo vorrei toccare, chè ben rappresenta il mio amore per quest'artista. Facciamo finta che sia un omaggio, più che una poesia
tutto quello che vorrei dire di te
è già stato scritto all'inizio del mondo
che è la tua voce a riempire il mio immaginario
quando penso gli angeli guardare il signore
impastare la creta cantando di un fiore
appena dischiuso e presto innamorato del sole
tu hai letto "il poeta" e io domandavo
ad un campo di grano se avesse rubato
il suo giallo d'agosto a quei versi
col viaggio di Alice che andava
nella sua testa mistero a trovare del pane
di un pomeriggio d'ottobre rimarrà quel sentore di favola
e l'odore di mosto a bollire ridestato nel fiato delle parole
rimarranno le pietre di un'isola bella che ho visto e toccato
come uscisse dal libro in silenzio a stringermi i fianchi
silenzio, forse è questo che resta
come muta è la vita davanti all'amore