Laboratorio di Poesia scrivere e discutere di poesia

42 e Io parlavo con i cigni

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    ggiacinto
    Post: 671
    20/01/2015 15:47

    42. 2013

    non trovo altro
    che un canto inadeguato
    m'inclino al passo
    mi ostino al verso
    provo mosse alle mani
    e imparo a farne silenzio
    corro dietro l'angolo
    con la faccia al muro
    bianco, più del solito
    in castigo ho facile sorriso
    orecchie lunghe

    un raglio infinito.

    Io parlavo con i cigni. 2015

    ho paura dei randagi senza padrone
    spogliano l'infanzia ringhiando
    e detesto anche i matti
    non demordono e si avvicinano
    quando resto solo vicino a una fontana
    e parlo con i cigni bianchi.

    [Modificato da ggiacinto 20/01/2015 15:47]
    sal@

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    fabella
    Post: 1.656
    23/01/2015 08:38
    Re:



    sono partita in quarta con la lettura senza far caso alle date. ma ho sentito una sfumatura di diverso nel linguaggio tra i due testi, che la data ha confermato. ma è incredibile il filo dell'angoscia che crea continutà

    mi colpisce il bianco che ritorna, dal muro che riflette le orecchie d'asino, al saper parlare con i cigni bianchi

    sempre mondi immensi nelle tue poesie [SM=g8335]



    "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac)
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    ggiacinto
    Post: 675
    30/01/2015 12:26
    Si Fabella, è il destino di alcuni l'incapacità di percepire l'inutile della vita (intesa erroneamente come ignoranza) quando basterebbe cogliere l'essenza delle cose.

    [SM=x2823269]


    sal@