nei luoghi abbandonati dal giusto
si vagabonda a lungo
dentro ciò che sembra un rabbuffo monocromo
tra il cielo e la terra solo un tratto che
di colore opposto
reca invalicabile tormento
le scuse dell'uomo sventurato
vi rimbalzano contro e
si perdono
in un dedalo
privo di pareti
fatto di gravose densità
-soltanto una sparuta risma
vibrando contrariamente al proprio male
riesce ad ottenere la veste del perdono
con sopra certi odori e
certe commozioni
che ti restituiscono l'anima-
in questo limbo miserabile
la percezione dura il tempo di un abbaglio
ma con un po' di provvidenza
varcherò anch'io quel confine radicale
cambiandomi d'abito piano piano
mentre mi elevo nel vero
[Modificato da fil0diseta 02/02/2015 01:37]