25/10/2015 09:37
cara Viola, buon giorno e buona domenica a te.

ebbene ho cercato, come mi hai chiesto di fare lo sforzo, ma come diceva Rondoni per la poesia, basta leggere i primi due versi per rendersi conto del valore d'insieme della stessa. le poesie le so valutare fin troppo anch'io dal primo rigo, senza timore di essere smentita da voci anche autorevoli. mentre non so nulla di prosa. però ma mi è capitato spesso di leggere la prima pagina di un libro richiuderlo e non tornarci più su. se non mi sento attraversare tutte le corde, scatta il rifiuto. come per un film. se non mi garba il taglio, l'atmosfera, il ritmo, cambio canale immediatamente. e non c'è trama che tenga. questa si chiama sensibilità personale, naturalmente. quindi non oggettiva per esprimere giudizi, tantomeno descrivere emozioni, se non esclusivamente quella del rifiuto. colpa o merito della formazione culturale e dell'apertura mentale che la stessa ha operato in noi. il tuo pezzo, non so se lo avrei mai amato, nemmeno da adolescente, perché la mia mente allora si è aperta alle collana d'autore Brontë, Austen, Burnett, Puskin... quindi immagina

attualmente una delle mie letture preferite è il romanzo di Cormac, "la strada" del 2006
e quando mi capita di leggere qualcosa sul web, mi soffermo sulle brevi prose quotidiane di Tiziana Cera Rosco. esempi tanto per rendere l'idea, insomma

quindi non volermene, se i miei gusti e le mie emozioni, soprattutto, vanno da tutt'altra parte

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[Modificato da fabella 25/10/2015 09:38]