30/10/2015 19:52

letto tutto, e devo dire che a me, in questo caso, strettissime non piace, e meno che mai isolato: avrebbe un rilievo che non mi sembra giustificato in relazione al resto; e devo dire anche che, se ho capito bene il motivo, Annamaria, con l'incipit vorrebbe dare massima rilevanza alla cecità, ma a me risulta distraente, a meno che non si consideri primo verso il titolo.

Per me, sarebbe molto più incisiva dividerla in due parti dando subito massima rilevanza alla verbalizzazione del duplice desiderio della scrivente:
- vorrei spogliarmi di voi, della cecità ...
- vorrei spogliare di voi i vostri figli ...

non necessario per me specificare "in frigo" e toglierei del tutto "delle vostre opinioni tre per due" (in realtà non ti spogli delle loro opinioni, non avendole (credo) mai indossate; quindi, in definitiva, massima economia dei versi = massima incisività in questo tipo di poesia sul sociale:


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vorrei spogliarmi di voi, della cecità con cui
rimestate la terra, il recinto di paura, i fuochi
spenti, le cuciture strette, la miseria
sbandierata in questa gara tra vinti
quando buttate il pane di ieri
e lasciate alla muffa quattro pomodori

vorrei spogliare di voi i vostri figli
mentre davanti alla scuola ascolto
tranciare le vesti a un bambino
venuto dall'altra parte del mondo


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P.S.
[recinto/spenti/vinti
paura/cuciture/gara/ieri/pomodori
spogliare/tranciare
sbandierata/buttate/lasciate/venuto
pane/bambino
davanti/mondo:

consonanze, assonanze e rime nascoste sul filo della musicalità
come piace a me]

Piaciuto tanto anche (e soprattutto)il messaggio, l'intento di 'salvare i figli'.

[SM=g8335]



[Modificato da Versolibero 30/10/2015 19:53]


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"Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
(citazione di EEFF)