26/01/2016 09:02
è come inoltrarsi in un universo onnicomprensivo in cui non si capisce che ci sta a fare la poesia che pubblichiamo noi. Non c'è sgomento in me nel vedere che nessuno dei nomi incontrati in questi anni, sia presente tra quelli che hanno un commento su una rivista ma una sorte di autoironia. Siamo tutti dilettanti dunque e non esistiamo affatto agli occhi della critica letteraria? quello che noi facciamo è un lungo preambolo per poter poi affrontare una casa editrice, un pubblico di lettori di carta stampata? o alla lunga il web prenderà il posto delle librerie e sarà sufficiente a sè stesso? Dico, si nasce e si muore su un sito letterario ignorati completamente dall'altra metà del mondo? c'è molto che non capisco, c'è una riflessione di fondo da fare su noi stessi in rapporto alla cultura in generale. Probabilmente non mancano i poeti sul web, alcuni che ho incontrato non hanno nulla da invidiare a Milo de Angelis o a Buffoni o ad altri nomi eccellenti.Probabilmente ciò che manca è una critica capace di incidere e definire e dialogare con il resto dell'universo letterario. Troppa poesia in giro e pochissima critica, talvolta inesistente. Ma è l'esercizio del confronto con gli altri, a cominciare dall'aprirsi alla semplice lettura di autori a noi vicini senza rimanere nel proprio specchio, l'arma che serve a capire noi stessi e quello che vogliamo, almeno finchè affideremo alla poesia la nostra anima. Quello che vedo fare a Daniela nel proporre nomi importanti della letteratura contemporanea è davvero molto bello e importante. talvolta ho visto fare cose del genere su altri siti, ma senza convinzione, senza entusiasmo come quello riscontrato qui. Personalmente sto scoprendo molti mondi e tanti ne vorrei ancora scoprire a dispetto dei miei anni, della mia professione non letteraria, a sua volta ancora importante e fortemente condizionante.
ciao franco