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Laboratorio di Poesia scrivere e discutere di poesia

Storie dimenticate

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    garofano a.
    Post: 1.026
    26/04/2016 12:36
    Onore , sempre
    per ogni giorno
    e in ogni luogo
    a chi è morto
    perchè io potessi bere.

    come girasoli addormentati

    non contavamo le ore
    che mancavano alla sera

    a capo chino
    girasoli addormentati

    contavamo gli occhi,
    che mancavano


    si chiamavano per nome


    faceva stringere le mani
    la sete di libertà
    abbandonare case amori
    storie e foto in un tascapane

    sognare soffrire
    uniti, anche morire
    magari dentro a un fosso
    ignoto sognatore
    o in fila sulla piazza
    come alle scuole, mai finite

    ma sempre gli occhi lucidi
    di chi sa di avere amato
    i riccioli di Antonia
    il futuro dei suoi figli

    ubriachi e pasci
    ora è facile dimenticare
    attorcigliati come scorze al sole

    chissà se avremo ancora sete

    e intanto si sventola bamdiere
    -un giorno all'anno-

    ma di bella ciao
    soltanto l'ombra


    se il cielo fosse i loro occhi


    con le unghie e le pezze al culo
    i nostri padri
    ci hanno lasciato liberi,
    e campi di maggese
    a perdite d'occhi

    ne abbiamo fatto fosse
    -d’umanità svanita-
    e sparsi d'inutile
    a perdita d'occhio,

    la vita non ha senso
    se si lava in un catino

    ed oggi
    vorrei avere un telo
    abbastanza grande
    d'asciugare il cielo
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    garofano a.
    Post: 1.293
    25/04/2019 10:58
    Onore , sempre
    per ogni giorno
    e in ogni luogo
    a chi ha dato la sua vita
    perchè io potessi bere.


    GIRASOLI ADDORMENTATI (partigiani)
    un grazie ad Antonio ed ai suoi racconti


    non contavamo le ore
    che mancavano alla sera

    a capo chino
    girasoli addormentati

    contavamo gli occhi,
    che mancavano



    SI CHIAMAVANO PER NOME


    faceva stringere le mani
    la sete di libertà
    abbandonare case amori
    storie e foto in un tascapane

    sognare soffrire
    uniti, anche morire
    magari dentro a un fosso
    ignoto sognatore
    o in fila sulla piazza
    come alle scuole, mai finite

    ma sempre gli occhi lucidi
    di chi sa di avere amato
    i riccioli di Antonia
    il futuro dei suoi figli

    ubriachi e pasci
    ora è facile dimenticare
    attorcigliati come scorze al sole

    chissà se avremo ancora sete



    CON LE UNGHIE E LE PEZZE AL CULO



    con le unghie e le pezze al culo
    i nostri padri
    ci hanno lasciato liberi,
    e campi di maggese
    a perdite d'occhi

    ne abbiamo fatto fosse
    -d’umanità svanita-
    e sparsi d'inutile
    a perdita d'occhio,

    la vita non ha senso
    se si lava in un catino

    ed oggi
    vorrei avere un telo
    abbastanza grande
    d'asciugare il cielo