Per onestà intellettuale mi è d'obbligo una premessa: io odio i gatti.
Nonostante questo, in casa, me ne hanno imposti due.
Pertanto fa ben la tara al mio parere su questo tuo scritto.
E' stato bello leggerla. A mio parere ha un ritmo che ricorda l'incedere dei gatti.
L'ho trovata bella e convincente (anche se odio i gatti) fino alla terza strofa.
Fino alla terza pensavo parlassi dei gatti. Benchè fossi in completo disaccordo con quanto esprimevi
a propostito dei gatti; era pero' bello leggere il tuo punto di vista... o quello della poesia.
Mi apprestavo quindi a leggere di piu' , dato che l'occhio sbirciava ulteriori strofe ancora da leggere.
Ma il messaggio è cambiato: sorprendendomi e indispettendomi. Per qualche strano meccanismo (tutto mio)
le strofe successive hanno rovinato il portato dell'incipit delle prime e tradito le aspettative.
Una tale tradimento, di solito, è giustificato (almeno per me) solo da un'improvvisa contrapposizione
forte di immagini e concetti. Una forza ed una potenza enorme, quale appunto quella che poesia,canzone,ballata
hanno lapossibilità di esprimere quando si affronta la denuncia ed il dissenso.
In questo caso, invece, l'accostamento, a contrasto, della presunta (ho già detto del mio odio per i gatti) nobiltà e spiritualità del gatto
è la pochezza della statura di alcuni (tutti, quasi tutti, son tutti uguali) politici, carica il messaggio di accenti
di natura comune, direi populistici.
Arrivato alla fine delle strofe, quindi , rivaluto il tutto e penso che, in fondo, anche la descrizione dei gatti
è stereotipata, populista anch'essa.
Quanto scritto è solo l'impressione di uno dei diversi che leggono (e che odia i gatti).
Se ancora cerchi un finale, forse, è perchè non senti di aver raggiunto il tuo obbiettivo, non sei soddisfatto,
qualcosa forse ti è rimasto dentro (Azzardo:forse...la mancata potenza e forza della denuncia non ti hanno scaricato?).
Forse , dal Natale in poi, hai allargato troppo il cerchio e senza potenza e forza non riesci a chiuderlo.
A scanso di equivoci: è comunque scritta benissimo (a mio parere..io che odio i gatti). A me piace molto ma, non
mi coinvolge, convince, trascina il richiamo morale.
Mi rendo conto che forse ho preteso troppo da una poesia che parla di gatti(cosa puoi mai aspettarti da un gatto?)
ma... era cominciata cosi' bene che davvero ci sono rimasto male (come sempre quando si tratta di gatti).
Ribadisco , resta una poesia bella e delicata ed io continuo ad odiare i gatti.
[Modificato da Distratto_2 20/09/2017 10:57]