Cataclisma
Come abitudini nella stanza
invisibili, sempre più silenziosi
guardiamo il tempo che cresce
con le unghie ed i capelli
ascoltiamo le crepe invecchiare
premere la calce che cade e fa paura
Se solo trovassi la tua mano chiederei:
riconosci la mia mano?
E la voce ancora calda sui volti
che ormai tendono a un tutt'uno
Americhe
Non mi costa sprecare la mia poesia
La penso a manciate sugli orli di una vita
che non è il prima né il dopo di noi
In ogni presente siamo continenti nuovi
Americhe troppo scarne di storia
chiuse da un tendone
dietro il quale sferrare
la prossima messa in scena
[Modificato da Emma.Tognini 06/11/2017 18:25]