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addio alla casa

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    fabella
    Post: 2.822
    17/04/2019 09:42

    I
    stringo la casa
    dall'orlo della vasca alle maniglie
    per basi, altezze, profondità

    e piango perché se n'è andata una nonna
    che insegnava a toccare l'infinito

    non si piange mai per una cosa sola

    così mi attacco ai bordi per portarli via
    eccentrici come nel mio sogno


    II
    piangerò per i difetti della lavatrice
    la crepa sul soffitto
    per quel corrimano umido ad ottobre
    baciando gli spigoli della casa
    come fossero gli occhi del mio gatto


    III
    oggi anche il giorno piange
    di luce liquida e primo verde sui rami
    il viso si bagna, ma i piedi possono ancora volare
    sui tappeti di viole appena nate

    quando la notte dormo fuori, la casa mi rientra
    raccolta in una penombra ormai usuale
    mi rischiara il color miele del mio cane
    e le mandate suonano la marcia nuziale

    la mia luce è tutta qui

    nel mezzogiorno appoggiato sui libri
    nel candelabro che prosegue il tramonto
    riapre il tempo sugli scaffali della libreria


    IV
    il rispetto, melodia
    forma di ogni cosa
    lo esige la casa, che senza
    suona frastuono dentro



    "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac)
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    fabella
    Post: 3.022
    06/07/2020 07:54
    l'ultima stanza

    sono le carni a non staccarsi dalla piastrellatura del bagno
    vi si abbandonano come a un vecchio amante
    chiedendo d'essere inghiottite nella sua conchiglia

    qui è l'unica stanza rimasta uguale. il resto
    è tutto reso secco dalle pareti scarnificate di vita
    che nemmeno il tornado dell'altra notte
    è riuscito a penetrare

    abbraccio questo bagno come una mamma
    prima di lasciarla per sempre da sola
    con essa. tutta la casa
    immensa di stanze stampate della mia storia



    "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac)
  • Falkenna
    06/07/2020 11:57
    Re:
    fabella, 17/04/2019 09:42:



    quando la notte dormo fuori, la casa mi rientra
    raccolta in una penombra ormai usuale
    mi rischiara il color miele del mio cane
    e le mandate suonano la marcia nuziale

    la mia luce è tutta qui

    nel mezzogiorno appoggiato sui libri
    nel candelabro che prosegue il tramonto
    riapre il tempo sugli scaffali della libreria





    Sì è proprio così, sento esattamente quello che vuoi dire (o meglio

    sento l'analogo trasferito nel mio universo); è un attaccamento

    fisico, perfino viscerale, e nello stesso tempo è qualcosa di

    religioso.

    L'addio, poi, è quasi un'amputazione.

    Fino ad ora sono le tue che mi hanno coinvolta al massimo.

    (è difficile esprimere l'apprezzamento senza valanghe di aggettivi)

    [SM=g2829700] [SM=g3227796] [SM=g3227796] [SM=g8335] [SM=x2823269]






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    Versolibero
    Post: 959
    16/09/2020 07:18
    Adoro questa scrittura piana, quieta e composta capace però di aprire un mondo.
    Non c'è bisogno di far arrovellare la mente al lettore per dover raggiungere picchi altissimi tra una coltre di nubi che oscurano la vista: troppo ermetismo nuoce alla poesia.
    Al contrario, raggiungere questa compostezza è una virtù.
    Io inviterei te a proseguire su questa strada ed altri a iniziare un cammino del genere dove tutto è suggerito e sospeso ma nulla è scontato. E' come stare in pieno sole e al tempo stesso rabbrividire, come ad esempio in questi passaggi:


    fabella:


    I
    stringo la casa
    dall'orlo della vasca alle maniglie
    per basi, altezze, profondità

    e piango perché se n'è andata una nonna
    che insegnava a toccare l'infinito


    . . . . .


    II
    piangerò per i difetti della lavatrice
    la crepa sul soffitto
    per quel corrimano umido ad ottobre
    baciando gli spigoli della casa
    come fossero gli occhi del mio gatto



    III
    oggi anche il giorno piange
    di luce liquida e primo verde sui rami
    il viso si bagna, ma i piedi possono ancora volare
    sui tappeti di viole appena nate


    quando la notte dormo fuori, la casa mi rientra
    raccolta in una penombra ormai usuale

    mi rischiara il color miele del mio cane
    e le mandate suonano la marcia nuziale

    la mia luce è tutta qui

    nel mezzogiorno appoggiato sui libri
    nel candelabro che prosegue il tramonto
    riapre il tempo sugli scaffali della libreria


    IV
    il rispetto, melodia
    forma di ogni cosa
    lo esige la casa, che senza
    suona frastuono dentro






    fabella:


    sono le carni a non staccarsi dalla piastrellatura del bagno
    vi si abbandonano come a un vecchio amante
    chiedendo d'essere inghiottite nella sua conchiglia


    qui è l'unica stanza rimasta uguale. il resto
    è tutto reso secco dalle pareti scarnificate di vita

    che nemmeno il tornado dell'altra notte
    è riuscito a penetrare

    abbraccio questo bagno come una mamma
    prima di lasciarla per sempre da sola
    con essa. tutta la casa
    immensa di stanze stampate della mia storia





    Insomma, mi hai fatto sentire al posto tuo.

    Buongiorno Daniela 🧡


    [Modificato da Versolibero 16/09/2020 07:19]


    ______________________________________________________________________________
    "Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
    o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
    (citazione di EEFF)
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    fabella
    Post: 3.193
    17/09/2020 08:05
    Re:
    Versolibero, 16/09/2020 07:18:

    Adoro questa scrittura piana, quieta e composta capace però di aprire un mondo.
    Non c'è bisogno di far arrovellare la mente al lettore per dover raggiungere picchi altissimi tra una coltre di nubi che oscurano la vista: troppo ermetismo nuoce alla poesia.
    Al contrario, raggiungere questa compostezza è una virtù.
    Io inviterei te a proseguire su questa strada ed altri a iniziare un cammino del genere dove tutto è suggerito e sospeso ma nulla è scontato. E' come stare in pieno sole e al tempo stesso rabbrividire, come ad esempio in questi passaggi:


    [...]



    Insomma, mi hai fatto sentire al posto tuo.

    Buongiorno Daniela 🧡






    ho alle spalle un trasloco lungo e sofferto, peraltro non ancora del tutto terminato. comunque il tema della casa torna e ritorna nella mia poesia. la tua analisi mi incoraggia e concordo, anzi è un proposito quello di continuare su questa strada. ci proverò, anche se devo fare i conti con l'ispirazione, che prima delle vacanze pulsava. ho scritto per tutto il mese di agosto, credendo fosse qualcosa di buono. adesso, rileggendo, non ho avuto ancora il coraggio di pubblicare nulla. niente mi soddisfa e la scrittura risente di questa sfiducia. grazie a te, che con i tuoi apprezzamenti, mi aiuti a rimettermi in carreggiata. spero a breve [SM=g8154]



    "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac)