Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

Laboratorio di Poesia scrivere e discutere di poesia

Spazi di poesie

  • Messaggi
  • OFFLINE
    passeggiando
    Post: 63
    24/11/2019 23:05
    Sembrano cuscini le colline
    dove riposano gli sguardi
    e i sogni vestono
    immagini lontane...
    L'alba in pieno giorno
    risveglia incanti
    sospese ritornano le storie
    gli spazi che riempivano
    pagine d'estate.
    Riprendono d'un tratto
    le corse nel cortile
    i mattini cresciuti al fresco
    di lavandule, i cieli
    in spume di corallo.
    Torna a stendersi nel sole
    il glicine che muove
    l'orizzonte e i fiori,
    torna poi un ricordo
    tra sprazzi di memorie
    che dipingono racconti.
    Nelle mani mille parole
    ancora da intrecciare insieme
    vuote di pensieri
    e a noi sembravano
    ai portici di pergole
    semplici poesie
    [Modificato da passeggiando 24/11/2019 23:08]
  • OFFLINE
    Versolibero
    Post: 838
    12/12/2019 17:06
    Ho l'impressione che tu tenda a ripeterti girando intorno a immagini troppo edulcorate, più estetiche che di contenuto...
    Troppi fiori, incanti, orizzonti, dipinti, racconti, alla fine possono risultare stucchevoli. Manca una struttura forte, un tessuto robusto, intorno a tutti questi colori, fiori, orizzonti, stupori, parole.

    Cosa significa ad esempio:

    e i sogni vestono
    immagini lontane...

    ?

    "Riprendono d'un tratto le corse nel cortile"

    quel d'un tratto è piuttosto prosastico


    "torna poi un ricordo tra sprazzi di memorie
    che dipingono racconti"

    ecco, non ti sembra, oltre che prosastica, che ci sia un po' "troppo fumo e poco arrosto" ?

    Ma la parte piuttosto critica a mio parere è negli ultimi versi
    con le "mille parole da intrecciare", e queste parole sono poi "vuote di pensieri"
    e tutte queste parole vuote di pensieri vi sembravano "ai portici di pergole semplici poesie"

    mmmh...mi sembra tutto un attrighio, come diciamo qui in Toscana 😨

    Il mio consiglio è: Liberati da queste svenevolezze adolescenziali
    che mi sembra un modo di fare poesia fine a se stesso.
    Io direi di riscriverla, soprattutto l'ultima parte.

    Ho cercato di ridurla all'essenziale ma anche a cercare maggiore musicalità affidandola all'endecasillabo


    Mi sembrano cuscini le colline
    che accolgono il riposo degli sguardi;
    l'alba in piena luce sveglia incanti
    sospesi sulle pagine d’estate

    Ritornano alla mente fotogrammi
    di un tempo con le corse nel cortile
    freschezza nei mattini di lavandule
    velati i cieli in spume di corallo.

    Rivedo ancora stendersi nel sole
    il glicine che muove l'orizzonte
    e i fiori ridipingono racconti.


    .............

    Quest'ultima parte però non saprei come risistemarla, quindi lascio che sia tu a lavorarci, magari facendoti guidare dalla musicalità e dal ritmo dell'endecasillabo...


    Nelle mani mille parole
    ancora da intrecciare insieme
    vuote di pensieri
    e a noi sembravano
    ai portici di pergole
    semplici poesie


    Ciao







    ______________________________________________________________________________
    "Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
    o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
    (citazione di EEFF)
  • OFFLINE
    passeggiando
    Post: 73
    16/12/2019 14:33
    Grazie Rosanna per i consigli e la tua schiettezza. Per quanto riguarda la tua annotazione riguardante il concetto di parole associate alla definizione di vuoti pensieri era semplicemente perchè volevo intendere che si trattava di parole spontanee e sincere, non dettate dalla ragione ma delle emozioni.

    Provo come da te suggerito a riscrivere la parte finale.


    Nelle mani parole semplici
    e sincere che noi recitavamo
    sotto pergole di vigne
    come fossero poesie


    Grazie ancora,
    ciao




  • OFFLINE
    Versolibero
    Post: 841
    16/12/2019 15:10
    Re:
    passeggiando, 16/12/2019 14.33:



    Provo come da te suggerito a riscrivere la parte finale.

    Nelle mani parole semplici
    e sincere che noi recitavamo
    sotto pergole di vigne
    come fossero poesie




    Sì sì, così è meno arzigogolata e più chiara, (il che giova alla semplicità).
    Ma puoi andare oltre e dare di più.

    Sentirei volentieri anche il parere di Carla con i suoi suggerimenti visto che lei ha dimestichezza con le metafore


    Ora, giusto perché in questo periodo mi frulla in testa la musica degli endecasillabi, così come avevo iniziato finisco:

    Passando sotto pergole di vigne
    le mani raccoglievano parole
    tra dolci sfumature delle foglie
    e grappoli maturi di poesie



    Sono versi in endecasillabi canonici, visto che l'altra volta si auspicava maggior musicalità.

    Per meglio renderti conto, prova a leggere ad alta voce l'ultima strofa in tutti e tre le versioni.

    Ciao 🙂


    ______________________________________________________________________________
    "Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
    o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
    (citazione di EEFF)
  • OFFLINE
    passeggiando
    Post: 75
    19/12/2019 11:26
    E' molto bello il finale che hai scritto, non solo per le parole e la musicalità ma anche per le immagini che hai utilizzato.

    Grazie Rosanna
    [Modificato da passeggiando 19/12/2019 11:39]