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Laboratorio di Poesia scrivere e discutere di poesia

E sia, la parola, alfabeto di luce

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    Versolibero
    Post: 826
    29/11/2019 06:35


    …e sia, la parola, alfabeto di luce
    al giorno non comune, condiviso
    in specchio d’acqua che moltiplica i riflessi
    tra sguardo e sguardo
    mio e tuo, tra i tanti me e te a espandersi
    in estensione cosmica, in tempi circolari,
    tra lune e lune a benedire il segno, le porte semischiuse,
    i passaggi, i ritorni, gli incontri, i richiami,
    le cellule del bene, i sentieri tracciati
    e quelli da tracciare, la benevolenza severa e quella
    dolce, umida, rugiadosa, fresca come sfioro di rose
    all’odorato, ma soprattutto al cuore…

    …e sia, la parola, ponderata,
    a non sprecarne il senso, la misura,
    il collante, il contatto, il suo peso specifico
    nella leggerezza del suono musicale;
    che renda ogni percorso
    meno aspro, meno freddo, meno ripido e scosceso,
    e lo amalgami nel tempo primordiale
    in cui trarre l’origine dalla fine…

    ne riscopra e moltiplichi le cellule del bene, i sogni ispirati
    dalla luna piena, la bellezza che non ci è dato definire,
    la poesia che rende l’animo gentile
    anche quando l’intero si sbriciola in frammenti,
    anche quando la goccia trabocca giù dal vaso:

    che non s’incrostino i segni dell’offesa,
    affinché l’armonia possa circolare, stupire,
    fascinare, toccare corde che non possono dormire,
    farle vibrare








    Rosanna Spina


    ______________________________________________________________________________
    "Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
    o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
    (citazione di EEFF)
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    annamaria.giannini
    Post: 901
    29/11/2019 16:18
    Un segno del passaggio. La scusa per un abbraccio.

    ----------------------------------------------------------------
    "ogni giorno rubo un pezzo di spiaggia al mare e ogni giorno il mare se la riprende"
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    annamaria.giannini
    Post: 902
    29/11/2019 16:54
    Bellissima l'intuizione di questa poesia e alcuni versi sono superbi. La snellirei di qualche aggettivo però, (dolce, umida, rugiadosa, fresca come sfioro di rose) ma forse è solo il mio mood di questo periodo sfrondare sfrondare sfrondare- Tu, brava come sempre.

    ----------------------------------------------------------------
    "ogni giorno rubo un pezzo di spiaggia al mare e ogni giorno il mare se la riprende"
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    Carla.Aita
    Post: 373
    29/11/2019 22:25
    Posso solo farti un grande applauso!
    Tu sai che non spreco commenti e non dico se non quello che penso: ebbene, ma quanto caspiterina mi sei piaciuta in questa tua??????????
    Tanto. Tanto davvero.
    Ho respirato e affannosamente i tuoi versi, li ho sentiti e sentiti miei,
    fra le tue virgole e la tua grammatica... e niente, ti ho risucchiata dal foglio.


    Carla



    **********************************
    distanzeanord@blogspot.it
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    passeggiando
    Post: 64
    29/11/2019 22:31
    Complimenti Rosanna, è una poesia davvero bella. Da leggere e rileggere...
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    Versolibero
    Post: 834
    07/12/2019 10:44
    questa volta comincio dalla fine

    e quindi
    passeggiando:

    Complimenti Rosanna, è una poesia davvero bella. Da leggere e rileggere...


    grazie a Michele per la lettura e la rilettura, anche se di quel "davvero bella" non mi hai detto il perché 🙂😊😉


    Carla.Aita, 29/11/2019 22.25:

    Posso solo farti un grande applauso!
    Tu sai che non spreco commenti e non dico se non quello che penso: ebbene, ma quanto caspiterina mi sei piaciuta in questa tua??????????
    Tanto. Tanto davvero.
    Ho respirato e affannosamente i tuoi versi, li ho sentiti e sentiti miei,
    fra le tue virgole e la tua grammatica... e niente, ti ho risucchiata dal foglio.

    Carla


    Carla, Carlita mia, lo so che non sprechi commenti e che dici solo quello che pensi realmente ma... caspiterina lo dico io dato che "la mole" della mia poesia
    (ovvero la corposità e la lunghezza) ti ha portato all'affanno 🙂😜😊, ma se mai riesco a contenermi in poche righe, il giorno dopo piove 😁



    annamaria.giannini, 29/11/2019 16.54:

    Bellissima l'intuizione di questa poesia e alcuni versi sono superbi. La snellirei di qualche aggettivo però, (dolce, umida, rugiadosa, fresca come sfioro di rose) ma forse è solo il mio mood di questo periodo sfrondare sfrondare sfrondare- Tu, brava come sempre.


    Annamaria, innanzitutto ricambio l'abbraccio, e poi ti dico:

    questa è una poesia super-stra-fortunata 🙂

    Come sapete partecipo ad alcuni concorsi di poesia, e questa l'ho mandata al "Città di Acqui Terme" dove so per certo che la Giuria è molto selettiva e i partecipanti sono centinaia (tra l'altro i premi in denaro sono consistenti e l'ospitalità è completamente gratuita). Già due anni fa sono rientrata tra i finalisti, mentre l'anno scorso nulla. Sarei stata felicissima anche solo per una segnalazione, ma ormai erano passati mesi senza saperne più nulla e ormai mi ero messa l'anima in pace. E invece seppi che con questa poesia ero sul podio.
    La classifica dei primi tre non la dicono se non durante la serata di premiazione. Gli altri due erano nomi di spicco nel panorama dei premi letterari, quindi pensavo: Sarò terza... E poi: Sarò seconda...
    E invece, tra centinaia, era stata scelta al primo posto (con un premio in denaro di mille euro)!
    Non solo, ma alla stessa poesia è stata attribuita dal Premio della Stampa la menzione d'onore (la Giuria dei giornalisti, che è indipendente, ha attribuito il Premio della Stampa ad Alexandra Mc Millan, poetessa da me molto apprezzata e che sta riscuotendo molti consensi e premi).
    Insomma, il giorno prima ero tutta sporca di terra a lavorare nel mio orto, la sera dopo nel lussuoso Hotel Nuove Terme ma soprattutto in una girandola di emozioni a cui mai riuscirò ad abituarmi!

    Detto questo per condividere una cosa bella per me, sto pensando se togliere o lasciare quegli aggettivi... Sono ancora indecisa.
    Il testo è volutamente corposo, denso, volto a scandire i termini di tutto un insieme, e a quel punto gli aggettivi sono l'altra facciata della "benevolenza severa" che ho messo prima; è come se la benevolenza dovesse richiamare in sé caratteristiche sia "femmminili" che "maschili", oppure posso dire: elementi "solidi" e "liquidi"; ma forse posso comunicare la stessa cosa lasciandone solo alcuni

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    …e sia, la parola, alfabeto di luce
    al giorno non comune, condiviso
    in specchio d’acqua che moltiplica i riflessi
    tra sguardo e sguardo
    mio e tuo, tra i tanti me e te a espandersi
    in estensione cosmica, in tempi circolari,
    tra lune e lune a benedire il segno, le porte semischiuse,
    i passaggi, i ritorni, gli incontri, i richiami,
    le cellule del bene, i sentieri tracciati
    e quelli da tracciare, la benevolenza severa e quella
    dolce come sfioro di rose
    all’odorato, ma soprattutto al cuore…


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    Ecco, ci ho provato, ma togliere altro mi sembra di azzopparla.
    Comunque grazie a ognuno di voi 🧡



    [Modificato da Versolibero 07/12/2019 10:55]


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    "Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
    o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
    (citazione di EEFF)
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    passeggiando
    Post: 70
    07/12/2019 14:53
    E' una poesia davvero bella perchè mi fa star bene leggerla e perchè mi sembra che ogni parola e pausa sia al posto giusto.

    Complimenti ancora!
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    Versolibero
    Post: 835
    08/12/2019 11:54
    Re:
    passeggiando, 07/12/2019 14.53:

    E' una poesia davvero bella perchè mi fa star bene leggerla e perchè mi sembra che ogni parola e pausa sia al posto giusto.

    Complimenti ancora!




    oh, questo mi fa molto piacere :)

    Grazie ancora, ciao.


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    "Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
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    (citazione di EEFF)
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    annamaria.giannini
    Post: 909
    13/12/2019 13:59
    NOn devi togliere nulla, io ho solo detto la mia perchè qui possiamo senza tema d'essere fraintese, la poesia è bella e si è meritata tutto, il premio e tutto il resto, Nata così, e amata così così deve essere lasciata, poi noi che ceselliamo e sappiamo quanti dubbi possono venire, il mio è solo un parere eprsonale, che sto mettendo in tto anche sulle mie poesie ma a volte mi accorgo che no, devono essere lasciare stare

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    "ogni giorno rubo un pezzo di spiaggia al mare e ogni giorno il mare se la riprende"
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    MarcoRossi63
    Post: 11
    13/12/2019 20:49
    Perdonami ma rugiadosa non si può sentire...
    Un abbraccio.
    M.






    “Non mi sono dimenticato del giorno, ho solo smesso di svegliarmi”
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    Versolibero
    Post: 839
    14/12/2019 17:21
    Re:
    annamaria.giannini, 13/12/2019 13.59:

    NOn devi togliere nulla, io ho solo detto la mia perchè qui possiamo senza tema d'essere fraintese, la poesia è bella e si è meritata tutto, il premio e tutto il resto, Nata così, e amata così così deve essere lasciata, poi noi che ceselliamo e sappiamo quanti dubbi possono venire, il mio è solo un parere eprsonale, che sto mettendo in tto anche sulle mie poesie ma a volte mi accorgo che no, devono essere lasciare stare



    Come ho premesso, nulla è mai definitivo, (tranne quando saremo morti) 😑
    🙂
    ormai sono orientata ad asciugare quel passaggio come precedentemente detto. E questo luogo è bello e valido proprio perché c'è un confronto aperto: cosa che amo a prescindere; quindi, cara Annamria, grazie ancora.






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    (citazione di EEFF)
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    Versolibero
    Post: 840
    14/12/2019 17:31
    Re:
    MarcoRossi63, 13/12/2019 20.49:

    Perdonami ma rugiadosa non si può sentire...
    Un abbraccio.
    M.



    Grazie, Marco, per la tua schiettezza.

    Ora quel termine, preso a solo sotto una lente d'ingrandimento, mi fa dire che hai ragione, ma quando l'ho scritta è stato istintivo e quasi non me ne sono accorta. Perché poi rileggo e seguo una certa musicalità e il taglio del verso, e le parole sembrano tasselli tutti collegati;
    in secondo tempo, come ho detto ad Annamaria, ho sfrondato un po'.

    Ciao. Ricambio l'abbraccio.



    [Modificato da Versolibero 14/12/2019 17:32]


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    "Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
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    (citazione di EEFF)
  • OFFLINE
    macrino
    Post: 68
    15/12/2019 17:31
    Re:
    annamaria.giannini, 29/11/2019 16.54:

    Bellissima l'intuizione di questa poesia e alcuni versi sono superbi. La snellirei di qualche aggettivo però, (dolce, umida, rugiadosa, fresca come sfioro di rose) ma forse è solo il mio mood di questo periodo sfrondare sfrondare sfrondare- Tu, brava come sempre.



    Concordo.


    Io sono Nessuno.
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    cripaf
    Post: 277
    17/12/2019 08:32
    Re:
    Versolibero, 29/11/2019 06.35:



    …e sia, la parola, alfabeto di luce
    al giorno non comune, condiviso
    in specchio d’acqua che moltiplica i riflessi
    tra sguardo e sguardo
    mio e tuo, tra i tanti me e te a espandersi
    in estensione cosmica, in tempi circolari,
    tra lune e lune a benedire il segno, le porte semischiuse,
    i passaggi, i ritorni, gli incontri, i richiami,
    le cellule del bene, i sentieri tracciati
    e quelli da tracciare, la benevolenza severa e quella
    dolce, umida, rugiadosa, fresca come sfioro di rose
    all’odorato, ma soprattutto al cuore…

    …e sia, la parola, ponderata,
    a non sprecarne il senso, la misura,
    il collante, il contatto, il suo peso specifico
    nella leggerezza del suono musicale;
    che renda ogni percorso
    meno aspro, meno freddo, meno ripido e scosceso,
    e lo amalgami nel tempo primordiale
    in cui trarre l’origine dalla fine…

    ne riscopra e moltiplichi le cellule del bene, i sogni ispirati
    dalla luna piena, la bellezza che non ci è dato definire,
    la poesia che rende l’animo gentile
    anche quando l’intero si sbriciola in frammenti,
    anche quando la goccia trabocca giù dal vaso:

    che non s’incrostino i segni dell’offesa,
    affinché l’armonia possa circolare, stupire,
    fascinare, toccare corde che non possono dormire,
    farle vibrare




    leggendoti mi hai ricordato questa di qualche anno fa:





    Rosanna Spina



    aloraP

    Bella la parola che fa belli i morti
    Evoca stagioni inesistenti
    Il va e vieni di mosche sulle tombe
    E com’è romantica la nostalgia d'altro
    Quale? poi te lo dirò ma forse già lo sai

    Eterno indistruttibile buco spazzatura

    Bella e puttana la parola
    Non quella di sventura che batte sul lungomare

    Puttana d’animo di gioco e perversione
    Nata il giorno stesso del creare
    Nella parità di specchio
    ESSERE NON ESSERE:

    falsità che implode l’universo



    Ciao Ros
    Passo sempre da questo sito che per me resta uno dei migliori. chissà che non mi torni la voglia di commentare.
    Franco
  • OFFLINE
    Versolibero
    Post: 851
    22/12/2019 11:14
    Re: Re:
    macrino, 15/12/2019 17.31:


    annamaria giannini, 29/11/2019 16.54:
    Bellissima l'intuizione di questa poesia e alcuni versi sono superbi. La snellirei di qualche aggettivo però, (dolce, umida, rugiadosa, fresca come sfioro di rose) ma forse è solo il mio mood di questo periodo sfrondare sfrondare sfrondare- Tu, brava come sempre.



    Concordo.




    Credo che ciò che si potesse togliere l'abbia tolto, il resto fa parte di un equilibrio d'insieme anche fonico-ritmico di lettura, e non solo di significato...


    Ritengo sia questa la stesura definitiva:




    …e sia, la parola, alfabeto di luce
    al giorno non comune, condiviso
    in specchio d’acqua che moltiplica i riflessi
    tra sguardo e sguardo
    mio e tuo, tra i tanti me e te a espandersi
    in estensione cosmica, in tempi circolari,
    tra lune e lune a benedire il segno, le porte semischiuse,
    i passaggi, i ritorni, gli incontri, i richiami,
    le cellule del bene, i sentieri tracciati
    e quelli da tracciare, la benevolenza severa e quella dolce
    come sfioro di rose all’odorato, ma soprattutto
    al cuore…

    …e sia, la parola, ponderata,
    a non sprecarne il senso, la misura,
    il collante, il contatto, il suo peso specifico
    nella leggerezza del suono musicale;
    che renda ogni percorso
    meno aspro, meno freddo, meno ripido e scosceso,
    e lo amalgami nel tempo primordiale
    in cui trarre l’origine dalla fine…

    ne riscopra e moltiplichi le cellule del bene, i sogni ispirati
    dalla luna piena, la bellezza che non ci è dato definire,
    la poesia che rende l’animo gentile
    anche quando l’intero si sbriciola in frammenti,
    anche quando la goccia trabocca giù dal vaso:

    che non s’incrostino i segni dell’offesa,
    affinché l’armonia possa circolare, stupire,
    fascinare, toccare corde che non possono dormire,
    farle vibrare






    Grazie anche a Macrino,
    ciao
    [Modificato da Versolibero 22/12/2019 11:18]


    ______________________________________________________________________________
    "Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
    o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
    (citazione di EEFF)
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    Versolibero
    Post: 852
    22/12/2019 12:54
    Re: Re:
    cripaf, 17/12/2019 08.32:



    leggendoti mi hai ricordato questa di qualche anno fa:

    aloraP

    Bella la parola che fa belli i morti
    Evoca stagioni inesistenti
    Il va e vieni di mosche sulle tombe
    E com’è romantica la nostalgia d'altro
    Quale? poi te lo dirò ma forse già lo sai

    Eterno indistruttibile buco spazzatura

    Bella e puttana la parola
    Non quella di sventura che batte sul lungomare

    Puttana d’animo di gioco e perversione
    Nata il giorno stesso del creare
    Nella parità di specchio
    ESSERE NON ESSERE:

    falsità che implode l’universo



    Ciao Ros
    Passo sempre da questo sito che per me resta uno dei migliori. chissà che non mi torni la voglia di commentare.
    Franco




    "Puttana d’animo di gioco e perversione
    Nata il giorno stesso del creare
    Nella parità di specchio
    ESSERE NON ESSERE:

    falsità che implode l’universo
    "



    Accipicchia!!!

    Leggendo questa tua, diametralmente opposta alla mia, mi sono incuriosita e ho cercato altre scritture sulla parola/poesia.

    Riporto quelle che mi hanno maggiormente colpita.
    (Leggendole, capirai cosa intendo io per "emozione" imprescindibile, per me, in poesia.)

    Le prime due di un Autore giovanissimo: Mattia Tarantino

    Tacere alla pronuncia

    Custodire il verso ricercando
    la soglia del parlare e poi tacere
    la parola alla pronuncia e al suo principio.

    Che silenzio il mio giardino quando è sera
    e i suoi germogli inseguono la luce
    nella notte persa, e tra le erbe
    i semi a custodire gli astri e il suono.



    La parola originaria

    Struggendomi, nei fuochi che magie
    d’animo smesso e non parlabile posseggono,
    l’incedere m’incanta e mi richiama, sillabando,
    al mio dovere da profeta e da bambino:

    ma tu lo sai che sulle rive del parlato
    potrai trovarmi, ancora e nonostante,
    a frammentare la parola originaria

    e lo dirai, a quest’azzurro insormontabile,
    che morirò con la vergogna di guardarlo,
    perché la lingua non raccoglie le distanze
    e tutto rende vano all’impronuncio.


    (Mattia Tarantino)


    ----------------------------------------


    Le prossime due bellissime poesie sono di Alessandra Scarano:

    Anfipoli, 8 dicembre 2014 d.C.

    C’è qualcosa
    nella notte
    che non si sopporta

    qualcosa di troppo
    profondo

    che ti scava
    dentro
    come una tomba antica

    e ti incide di parole
    che non hanno traduzione


    *

    La madreperla

    Io immobile sul baratro ti chiesi:
    «È forse questa l’alfa prima, il suono informe
    delle onde nell’aurora?» e mi gettai nel mare,
    per confondere le lacrime col sogno.
    Feci a pezzi il corpo sugli scogli,
    cento volte si scarnificò il pensiero
    prima di penetrare il ventre oscuro dell’abisso
    fino al fondo, farmi lettera e poi frase,
    descrivendo la mia essenza in forma d’alga,
    poi di una distesa immobile, sommersa di chiarore.
    Illuminate dal riflesso d’un sole ormai lontano,
    troppo umano e comprensibile,
    giacevano conchiglie dalle varie sfumature,
    ognuna a rendere un concetto non espresso,
    ancora in nuce tra le pieghe colorate.
    Trasalii al ricordo vago – come vaga era la luce
    ultramarina – di quel giorno in cui m’accorsi
    di capire senza avere ancora voce,
    di vederti mentre tu passavi accanto
    e non saperti dire di restare.
    Mi rimasero soltanto le colonne,
    la cui ombra mi faceva sentir salva,
    spesse e alte fino al cielo dove non giungevo ancora,
    a sussurrarmi per troppe primavere, nell’arsura dell’estate,
    di non perderti nel tempo che passava
    ma di mantenerti vivo, dentro l’acqua
    stesa ai piedi di quel tempio.
    Ché in un’alba inaspettata
    si sarebbe disvelato quel fondale, coi tuoi occhi,
    in una madreperla a forma di spirale.

    (Alessandra Scarano)


    -----------------------------------------------


    Altre poesie, di Autori famosi:


    Arte poetica

    La musica prima di tutto
    e dunque scegli il metro dispari
    più vago e più lieve,
    Niente in lui di maestoso e greve.
    Occorre inoltre che tu scelga
    le parole con qualche imprecisione:
    nulla di più amato del canto ambiguo
    Dove all'esatto si unisce l'incerto.
    Son gli occhi belli dietro alle velette,
    l'immenso dì che vibra a mezzogiorno,
    e per un cielo d'autunno intepidito
    L’azzurro opaco delle chiare stelle!
    Perché ancora bramiamo sfumature,
    sfumatura soltanto, non colore!
    Oh! lo sfumato soltanto accompagna
    il sogno al sogno e il corno al flauto!
    Fuggi più che puoi il Frizzo assassino,
    il crudele Motteggio e il Riso impuro
    che fanno lacrimare l'occhio dell'Azzurro,
    E tutto quest'aglio di bassa cucina!
    Prendi l'eloquenza e torcigli il collo!
    Bene farai, se con ogni energia
    farai la Rima un poco più assennata.
    A non controllarla, fin dove potrà andare?
    O chi dirà i difetti della Rima?
    che bambino stonato, o negro folle
    ci ha fuso questo gioiello da un soldo
    che suona vuoto e falso sotto la lima?
    E musica, ancora, e per sempre!
    Sia in tuo verso qualcosa che svola,
    si senta che fugge da un'anima in viaggio
    verso altri cieli e verso altri amori.
    Sia il tuo verso la buona avventura
    spanta al vento frizzante del mattino
    che fa fiorire la menta ed il timo...
    Il resto è soltanto letteratura.


    (Paul Verlaine)


    ---------------------------------------


    Alchimia del verbo

    All’inizio,
    scrivevo silenzi,
    annotavo l’inesprimibile,
    fissavo vertigini.
    Mi vantavo di possedere tutti i paesaggi possibili.
    Inventai il colore delle vocali.
    Regolai la forma e il movimento
    di ogni consonante e,
    con ritmi istintivi,
    m’illusi d’inventare un verbo poetico
    accessibile a tutti i sensi.
    Mi abituai all’allucinazione
    e finii col trovare sacro
    il disordine del mio spirito.
    Dicevo addio al mondo
    in sorta di romance.
    Amai il deserto
    e se ho una preferenza
    è solo per le pietre e per la terra.
    Nessun sofisma della follia
    è stato da me dimenticato:
    potrei ridirli tutti, ho il sistema.
    Infine,
    ero maturo per la morte,
    la mia debolezza mi guidava
    ai confini del mondo.
    L’ora della fuga,
    sarà l’ora della morte.
    Questo è accaduto


    (Arthur Rimbaud)


    ---------------------------------------


    La maledizione di Adamo

    Insieme sedevano alla fine di un’estate,
    la donna mite e bella, tua intima amica,
    tu ed io, e parlavamo di poesia.
    Io dissi: “A volte un verso può costarci ore;
    eppure se non sembra il pensiero d’un attimo,
    il nostro cuci e scuci avrà contato zero.
    E’ meglio strofinare ginocchioni
    un pavimento di cucina, o spaccar pietre
    al caldo e al gelo, come un poveraccio:
    articolare insieme dei bei suoni
    è un lavoro più duro, e tuttavia
    sei stimato un poltrone dalla cricca chiassosa
    di banchieri, insegnanti e sacerdoti
    che i martiri chiamano il mondo”.
    Al che
    la donna mite e bella per amore della quale
    saranno in molti a provare patemi
    scoprendo la sua voce dolce e lieve
    replicò:
    ”Nascere donna è sapere,
    anche se a scuola nessuno ne parla,
    quanta fatica costi essere belle”.
    “Certo” diss’io “dalla caduta di Adamo
    non c’è cosa bella che non costi fatica.
    Vi sono stati amanti che pensavano
    che l’amore dovesse combinare tanta altra cortesia
    da sospirare citando con dotti sguardi
    i precedenti dai bei libri antichi;
    ma ora sembra un futile mestiere”.
    Sedemmo ammutoliti al nome dell’amore;
    vedemmo spegnersi l’ultima brace del giorno,
    e nel tremante verde-azzurro del cielo
    una luna, consunta come una conchiglia lavata
    dalle acque del tempo, nel loro sollevarsi e ricadere
    tra le stelle infrangendosi in giorni ed anni.
    Destinato solo ai tuoi orecchi, ebbi un pensiero:
    che tu eri bella, e che io m’ero sforzato di amarti
    nell’alto modo antico dell’amore, che tutto
    era sembrato felice, e tuttavia il nostro cuore
    ora era stanco come quella vuota luna.

    (William Butler Yeats)


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    Le parole si muovono

    Le parole si muovono, la musica si muove
    Solo nel tempo; ma ciò che soltanto vive
    Può soltanto morire. Le parole, dopo il discorso, giungono
    Al silenzio. Solo per mezzo della forma, della trama,
    Posson parole o musica raggiungere
    La quiete, come un vaso cinese ancora
    Perpetuamente si muove nella sua quiete.
    Non la quiete del violino, finchè dura la nota.
    Non quella soltanto, ma la coesistenza,
    O diciamo che la fine precede il principio,
    E la fine e il principio erano sempre lì
    Prima del principio e dopo la fine.
    E tutto è sempre ora. Le parole si tendono
    Si lacerano e talora si spezzano, sotto il peso,
    Per la tensione, incespicano, scivolano, muoiono,
    Imputridiscono per imprecisione, non vogliono stare a posto
    Non vogliono restare ferme. Voci sridule
    Che sgridano, deridono, o soltanto chiacchierano,
    Sempre le assalgono. Il Verbo nel deserto
    E’ soprattutto attaccato da voci di tentazione,
    L’ombra piangente nella danza funebre,
    L’altro lamento della chimera sconsolata.
    L’intrico della trama è movimento,
    Come nella figura delle dieci scale.
    Lo stesso desiderio è movimento
    Per se stesso non desiderabile; amore è per se stesso immobile,
    Soltanto causa e fine di movimento
    Senza tempo e senza desiderio
    Fuorché nell'aspetto del tempo
    Condensato in forma di limitazione
    Tra non essere ed essere.
    Improvviso in un raggio di sole
    Mentre ancora la polvere muove
    Ecco si leva il riso nascosto
    Di bimbi tra le foglie,
    Presto ora qui ora sempre…
    Ridicolo il desolato triste tempo
    Che prima e dopo si distende.

    (Thomas S. Eliot)


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    E ci sono poeti che sono artisti

    E ci sono poeti che sono artisti
    E lavorano sui loro versi
    Come un carpentiere sulle assi ! ...

    Che triste non saper fiorire !
    Dover porre verso su verso, come chi costruisce un muro
    E guardare se va bene, o sennò abbatterlo ! ...

    Mentre l'unica casa artistica è la Terra tutta
    Che varia e sta sempre bene ed è sempre la stessa.

    Penso a questo, non come chi pensa, ma come chi non pensa,

    E guardo i fiori e sorrido ...
    Non so se essi mi comprendono
    Ne' se io comprendo loro,
    Ma so che la verità sta in loro e in me
    E nella nostra comune divinità
    Di lasciarci andare e vivere sulla Terra
    E farci portare in braccio dalle stagioni lieti
    E lasciare che il vento canti per addormentarci
    E non aver sogni nel nostro sonno.

    (Fernando Pessoa)


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    Non chiederci la parola che squadri da ogni lato

    Non chiederci la parola che squadri da ogni lato
    l'animo nostro informe, e a lettere di fuoco
    lo dichiari e risplenda come un croco
    perduto in mezzo a un polveroso prato.
    Ah l'uomo che se ne va sicuro,
    agli altri ed a se stesso amico,
    e l'ombra sua non cura che la canicola
    stampa sopra uno scalcinato muro!
    Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,
    sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
    Codesto solo oggi possiamo dirti:
    ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.

    (Eugenio Montale)

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    La poesia

    Accadde in quell'età... La poesia
    venne a cercarmi. Non so da dove
    sia uscita, da inverno o fiume.
    Non so come né quando,
    no, non erano voci, non erano
    parole né silenzio,
    ma da una strada mi chiamava,
    dai rami della notte,
    bruscamente fra gli altri,
    fra violente fiamme
    o ritornando solo,
    era lì senza volto
    e mi toccava.
    Non sapevo che dire, la mia bocca
    non sapeva nominare,
    i miei occhi erano ciechi,
    e qualcosa batteva nel mio cuore,
    febbre o ali perdute,
    e mi feci da solo,
    decifrando
    quella bruciatura,
    e scrissi la prima riga incerta,
    vaga, senza corpo, pura
    sciocchezza,
    pura saggezza
    di chi non sa nulla,
    e vidi all'improvviso
    il cielo
    sgranato
    e aperto,
    pianeti,
    piantagioni palpitanti,
    ombra ferita,
    crivellata
    da frecce, fuoco e fiori,
    la notte travolgente, l'universo.
    Ed io, minimo essere,
    ebbro del grande vuoto
    costellato,
    a somiglianza, a immagine
    del mistero,
    mi sentii parte pura
    dell'abisso,
    ruotai con le stelle,
    il mio cuore si sparpagliò nel vento

    (Pablo Neruda)

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    Vola alta, parola, cresci in profondità

    Vola alta, parola, cresci in profondità,
    tocca nadir e zenith della tua significazione,
    giacché talvolta lo puoi - sogno che la cosa esclami
    nel buio della mente -
    però non separarti
    da me, non arrivare,
    ti prego, a quel celestiale appuntamento
    da sola, senza il caldo di me
    o almeno il mio ricordo, sii
    luce, non disabilitata trasparenza...
    La cosa e la sua anima? o la mia e la sua sofferenza?

    (Mario Luzi)

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    A questo link altre poesie sul tema e le bibliografie:

    www.bibliotecamontebelluna.it/download/bibliografie/BIBLIOGRAFIA_Po...




    [Modificato da Versolibero 22/12/2019 12:56]


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    "Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
    o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
    (citazione di EEFF)