Rimanimi

Silente
soffiante
aria

ti percepisco
non vedo
ma sento
non ascolto
ma su di me
sa di
brivido

Sapiente
che nel brunire
dell’anno
fruscerà
smuovendo le
foglie

ormai prive
di linfa
debolmente
unite
sovrapposte
sole

sinfonie
al suo passo

spesso brusco
per farle
cambiare

eppure muove

come il canto
ti sento
dentro

calda freschezza
gelida scossa
vertebrale

E ti sento

così
qualunque cosa
accada

Rimanimi

fragile
invisibile
potente
inevitabile

Così

errante
mutevole
impercettibile

qualunque cosa
accada

rimaniMi

Vento.

Martina, continua a piacermi la tua freschezza, il tuo linguaggio con note classiche eppure nuove, per come le costruisci