Ma piove o fa caldo, cazzo?
Quei denti che battono. Dentro delle labbra pallide e secche, anemiche.
Sposta il piede formando un’onda con il fango.
Non battono più.
Piove, ho l’acqua dentro la giacca, dentro i vestiti, dentro la pelle, dentro il dentro.
Fa freddo, i polmoni ad ogni boccata d’aria si accartocciano come sacchetti di plastica consumati.
Le mie dita credo che si spezzino se solo le piego.
Il mio riflesso è estraneo, non sono io. Non mi riconosco.
La pelle che si scalda piacevolmente.
Sono nudo con il sole che mi ricopre come una coperta dal peso infinitesimamente trascurabile.
La sabbia impalpabile mi sfugge dalle dita delle mani e dei piedi.
Le mie orecchie sono coccolate dallo sciabordio delle onde. Il loro moto che va, che viene.
Un corpo a fianco al mio vibra, vivo, pieno, colorato.
Mi respira nelle orecchie. Mi soffia dentro la vita.
Dice mi manchi, io un po' ci credo.