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Laboratorio di Poesia scrivere e discutere di poesia

per ricordare

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    fabella
    Post: 3.103
    20/07/2020 12:19

    continuiamo il viaggio con un'altra amica. Un'altra madre a percorrere Carlo. (annamaria giannini)

    Carlo, non ti voglio percorrere con una storia sottoforma di notizia
    ma di nebbia che mi tiene gli occhi sbarrarti, che diventa
    amore e non difende, ma picchia ai polsi col suo odore
    bollente di catrame e di sale, come un grido d’inferno
    che si arma per gestire la disobbedienza del mare

    Carlo a vent’anni, tu decidi di non andarci al mare
    ma del mare portare con te, la disobbedienza
    nel suo tendere opposti verso una sola stretta di pace

    Carlo, con quella schiena cosmica, le braccia allargate
    mentre corri di rabbia e cadi, perché l’ordine dall’alto
    è di stuprarla la tua pace e il futuro deve restare
    una storia da scrivere a polpastrelli levati
    sulle polveri degli archivi, sulle seconde morti
    d’ogni sentenza, d’ogni indifferenza

    a cosa pensi Carlo, lasciandoti destare dalla morte
    convulso come una macchia a disegnare la ciclicità
    la gonna delle mille bambole che aveva seduto tua madre
    sui divani degli anni ’60 o la pienezza delle ortensie
    davanti alla casa dove eri stato bambino

    come ti appare Carlo, la piazza Alimonda
    dagli oblò del tuo corpo -fragole e sangue
    oppure i nomi dei compagni scritti sulle aiuole
    coi sassolini bianchi, come quelli di Pollicino

    mentre alla Diaz si consumerà l’umano smaltimento
    il grido nel sonno, il futuro che non vivrà
    se non quale guerra assegnata al sangue che
    ha vestito tua madre di pareti cieche, di un lutto
    informe come il lenzuolo di un fantasma

    che le madri allora siano tutt’altro che madri
    ché le ambulanze sono tutt’altro che cicogne
    e a Genova urla persino il mare, come un paradiso
    affogato nello stesso raggio dei copertoni
    che ti attraversano adesso, Carlo, e riattraversano



    dedicato a Carlo Giuliani, che quel giorno doveva andare al mare
    [Modificato da fabella 20/07/2020 12:22]



    "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac)
  • Falkenna
    20/07/2020 20:21

    Potentissimo urlo di dolore.

    Che brava Annamaria Giannini, grazie per avermela fatta conoscere!

    "........ il futuro deve restare

    una storia da scrivere a polpastrelli levati

    sulle polveri degli archivi, sulle seconde morti

    d’ogni sentenza, d’ogni indifferenza"


    Dura e vera [SM=g8335]

    🌿



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    fabella
    Post: 3.103
    20/07/2020 21:23
    Re:
    fabella, 20.07.2020 12:19:


    continuiamo il viaggio con un'altra amica. Un'altra madre a percorrere Carlo. (annamaria giannini)





    Annamaria è l'autrice di queste due righe [SM=g8231]



    "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac)
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    fabella
    Post: 3.108
    21/07/2020 08:02

    ti porto in lettura il post originale, dove qualcuno dice che non si dovrebbe ritornare su testi così emotivamente coinvolgenti perché il rischio è di sminuirli ad oggetti di studio. immagino si intendesse "oggetto di laboratorio" dato il luogo... Annamaria Giannini ha un modo suo di ritornare su questo testo: lo legge spesso nei suoi spettacoli teatrali e ieri lo ha inserito nel giorno dedicato al ricordo degli eventi del G8 di Genova. lo ha letto anche la sorella di Giuliani e mi ha ringraziata per il punto di vista che ho mantenuto nel testo.

    nel link che inserisco, troverai anche un vecchio testo di Annamaria, sullo stesso tema

    https://www.freeforumzone.com/d/10691405/-/discussione.aspx



    "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac)
  • Falkenna
    21/07/2020 11:29

    Scusa, per un attimo mi sono impallata.

    Ero qui fuori, nella postazione paradiso,

    con il tavolino all'ombra e gli agapantus sbocciati davanti a me,

    il mio amore nero sdraiato ai miei piedi, l'amore color sabbia

    sdraiato poco lontano, stranamente più interessati a me che alle

    lucertole. Misteri della caninità.

    Poi ho letto il tuo commento, ho deciso che eri annamaria giannini,

    poi ho letto il link, e ho capito che la poesia che sto

    commentando è la tua e che Annamaria Giannini ne ha scritto

    un'altra che contiene la citazione del Che.

    Ma allora sei tu la bravissima? Accidenti.

    Sono scusabile, però. Sono nuova del forum e non conosco i big ones

    che gli hanno dato tanto in passato.

    Quando entro in un posto nuovo mi sento sempre così, come un

    bambino che sente papà e mamma parlare di quando erano fidanzati,

    e gli sembra che parlino di un tempo mitico e irraggiungibile.

    Resta il fatto che la poesia è bellissima. [SM=g2834784] [SM=g2834784]

    🌿


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    Thello
    Post: 23
    21/07/2020 12:38
    Re:
    Non saprei mai scrivere una poesia così, ma estrapolando certi versi, riesco ad identificarmi.

    Carlo,ti voglio percorrere
    di nebbia che mi tiene gli occhi sbarrarti, diventa
    amore e non difende, ma picchia ai polsi col suo odore
    bollente di catrame e di sale, come un inferno
    che si arma per gestire la disobbedienza del mare
    Carlo, con quella schiena cosmica, le braccia allargate
    mentre corri di rabbia e cadi, lasciandoti destare dalla morte
    convulso come una macchia a disegnare la ciclicità
    Ti appare la piazza dagli oblò del tuo corpo
    e a Genova urla persino il mare, come un paradiso
    affogato nello stesso raggio dei copertoni
    che ti attraversano adesso, Carlo, e riattraversano

    Anche se nemmeno così saprei scrivere.
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    Emma.Tognini
    Post: 100
    21/07/2020 22:37
    Hai sostenuto un testo veramente articolato, senza cedimenti tecnici, tenendo costante l'emozione. Mi ha molto toccato.



    emma'20
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    fabella
    Post: 3.111
    22/07/2020 07:04

    grazie a tutti voi. questo pezzo ha avuto un parto difficile. potrei continuare nel genere in ogni momento (ci ho pensato), ma per me sarebbe un vero e proprio lavoro. non si può entrare in certe storie senza essere bene informati, seppure raccontate dal un punto di vista così personale. inoltre ricercare e calibrare le parole, per non reprimere il vero sentimento che proviamo di fronte personaggi e fatti di cronaca, ma nemmeno ostentarlo.

    insomma per me è troppo difficile e non lo considero il mio genere. diciamo che questa è uscita, perché la morte di Carlo mi era rimasta a fior di pelle.



    "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac)