00 21/07/2020 13:48
Commento sotto forma di lettera

Ma quanto eri bugiardo, Mark.

Se davvero tu avessi creduto questo, non l’avresti scritto. E’

questo il tuo messaggio, per me. La realtà è inconoscibile e

indescrivibile, forse invivibile. Ma tu figlio di puttana amore

mio hai continuato a descriverla.

Ti piaceva spezzettarla, vero? Ne hai fatto un’opera più reale

della realtà che tu negavi, vedi in quale paradosso ti sei

cacciato.

La prima volta che ti ho incontrato ho pensato che tu fossi

un’anima irrimediabilmente perduta. Disconnesso, infelice,

scacciato dal paradiso dell’esistente per vagare fra le ombre dei

per-sempre-estromessi. Gli uomini che si voltano della poesia

“Forse un mattino” di Eugenio Montale, quelli che con un terrore di

ubriaco vedono il vuoto dietro di sé.

Ma quando mai. Tu quel cammello l’hai creato, non l’hai guardato

passare. Sono io che lo guardo con i tuoi occhi, ma ho scoperto il

segreto. Tu dici : “L’hai rovinato per sempre”.

Vorresti farmi credere che bastava vivere l’attimo senza

descriverlo, senza dargli la Tua forma, o meglio quella che tu vuoi

che abbia. Non è vero, Mark, l’attimo esiste perché noi lo

raccontiamo.

Tu mi hai ingannata per farmi intuire una verità, e io rido,

Mark, perché rovinarlo per sempre è l’unico modo per dargli forma.

Parlarne. E’ chiaro che parlarne vuol dire farlo svanire, ma

contemporaneamente vuol dire farlo esistere.

Chiaro? Chiaro sì, ma solo dopo l’intervento del fattore P. Il

piacere. E’ tutto lì il tuo insegnamento, Mark, quell’inizio di una

sedia che è solo un inizio, quell’altrove sempre inafferrabile

soprattutto quando diventa presente per poi farti dire che il

presente non c’è. Il tuo segreto è aver giocato sempre sulla

soglia, aver camminato sul filo, ma quale filo, Mark? Se tu hai

il piacere di vivere, allora sei un funambolo che cammina in

equilibrio........ .........su di una corda tesa a un millimetro

dal prato.

Era questo il gioco, questo il tuo segreto?

🌿



[Modificato da Falkenna 21/07/2020 14:21]