fabella, 16/09/2020 07:16:
ti segnalo quello che trovo di troppo. e mi è anche scappata la mano su un verso che ho ricostruito.
c'è molta suggestione in questi versi. ci si trova dentro e dentro ci si rivolta. siamo tutti pozzi senza fondo e spesso non ce ne rendiamo conto, rischiando di morire senza conoscerci. senza sapere che la soluzione è sempre dentro di noi 💜
Ah, intanto che mi commentavi io ero di là, a commentare la tua bellissima silloge sulla casa
![[SM=g2834784]](https://im2.freeforumzone.it/up/28/84/674678592.gif)
Modifiche in base alle tue osservazioni:
Tolgo "negli anfratti", infatti non convinceva neppure me;
in quanto a "sotto l'ombra dei macigni", era un modo di intendere più giù, come se fossero pietre tombali; cambio con "
al di sotto dei macigni"
Il tuo verso modificato invece lo adotto subito (grazie!!!) perché alla lettura suona molto meglio, ed è meno ingarbugliato del mio, che sicuramente in seguito avrei cercato di levigare.
Invece la congiunzione in "E seppi" vorrei lasciarla, sia perché il verso ha l'equilibrio dell'endecasillabo (anche se non cercato) e sia perché si lega alla strofa precedente, cioè:
Anche lei mi cercava. Me la trovai di fronte...... e (così - cioè grazie a lei) seppi che nei pozzi non c'è fondo
(perché la poesia è anche uno sprofondare nell'infinito, oltre che infinito stesso)
Volendo invece eliminare la "E", potrei riequilibrare il verso
da così:
E seppi che nei pozzi non c’è fondo a così:
Pensai che dentro i pozzi non c'è fondo
---
Nuova versione:
La cercavo nei pozzi, convinta che dovesse
avere un fondo. Nelle crepe
delle pietre, al di sotto
dei macigni, dietro ad ogni cosa
la renda invisibile al primo affaccio d’occhi.
Anche lei mi cercava. Me la trovai
di fronte, a trapassarmi l’anima
e la pelle, a farmi sua
teneramente, raccogliendomi
tra i bordi del dolore
e il suo pulsare al centro meraviglia.
E seppi che nei pozzi non c’è fondo,
.............(Pensai che dentro i pozzi non c'è fondo)
soltanto cieli che si sono capovolti
e lune a ricamarli di riflessi.
Che delle crepe, un seme ne fa tana.
Che sotto ogni macigno c’è una tomba,
ma non di ciò che vive in leggerezza.
Stretta a lei in maniera così forte, così
ho saputo come non morire
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Cosa ne pensi?
In attesa della tua super-visione, un grande grazie con altrettanto grande abbraccio.
[Modificato da Versolibero 16/09/2020 08:19]
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"Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
(citazione di EEFF)