19/09/2020 23:15
Per darti un'idea più precisa, ho provato intanto a condensare...

Ovviamente non si tratta unicamente di tagliare e ricucire, ma di amalgamare il tutto: io l'ho fatto a modo mio, ma ti servirà soprattutto a riflettere su ciò che ho tolto.

Della parte finale, non sono riuscita a salvare alcunché [SM=g10324]
(anche se ho capito il senso di quel non essere più soli tra la folla...)
Ma per me la poesia potrebbe finire a "il suo vanto".



Nella pubblica piazza

Pausa, pennata e suono.

Lei già sul palco
ragazza innamorata
strimpella il liuto
in fronte al municipio.

Note lontane
di un amore
capace di spezzare
ogni barriera.

Signore raggrinzite
tra la folla
maledicono
la fretta degli istanti;

gioiscono
i ragazzi
e iniziano la danza.

Incanta il pubblico
l’estrema sua eleganza.

Passo, voce e suono.

Continua
il vortice di accordi:
della vittoria
l’amore fa il suo vanto.



---

Buonanotte



[Modificato da Versolibero 19/09/2020 23:20]


______________________________________________________________________________
"Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
(citazione di EEFF)