18/10/2020 23:36

L'avevo postata appena scritta. Ho apportato qualche modifica.
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C’è un vento forte, non riesco a dormire.
In altre dimensioni, l’impossibile
corre sul filo della realtà; mira lontano, dissolve
le catene, apre la roccia e vi pianta una foresta;
tra muri diroccati fioriscono lillà, le vipere
si fanno accarezzare, barattano il veleno con l’amore;
svaniti i sogni agitati c’è la luna, c’è un lago calmo
e non ci sono mostri.

Pensavo al tempo come a un nastro rosa
da avvolgere ad un dito con lentezza
per lavorarlo a maglia a punto vita, agli attimi come filamenti
da annodare sul telaio dell’autunno
oppure ricamare a punto pieno
sulla tela dei giorni un po’ sfrangiati
su cui lasciare impresse le mie impronte.

Pensavo al tempo:
se il tempo avesse in odio questa vita
e fosse il solo amante della morte?

“Pazza!”, mi sgrida il vento contro le finestre.

Allora tento altri improbabili percorsi
ma trovo sbarre, muraglie alte come le montagne;
c’è solo un varco dal quale mi allontano
e fuggo via veloce più del vento; l’impossibile
corre insieme a me, mira lontano, dissolve le catene,
apre la roccia e vi pianta una foresta;
tra muri diroccati fioriscono lillà, le vipere
si fanno accarezzare, barattano il veleno con l’amore;
svaniti i sogni agitati c’è la luna, c’è un lago calmo
e non ci sono mostri.




R.
[Modificato da Versolibero 18/10/2020 23:38]


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"Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
(citazione di EEFF)