18/10/2020 15:00
Re: Re:
fabella, 18/10/2020 08:20:




torno anche sotto questa poesia a ribadire che sento monotonia nella forma. la prima cosa che mi salta all'occhio. incalzano gli aggettivi, troppi. oltretutto, nella prima parte, davanti ai nomi.

la poesia non andrebbe mai così tanto personalizzata. imporre a questo punto il proprio sentire, senza lasciare libero il lettore di provare il suo.





Ciao!!

Ho scelto di anteporre l'aggettivo al nome perché ho ritenuto suonasse meglio in quel modo..
Sull'eccessiva presenza di aggettivi e sulla monotonia della forma.. credo tu abbia in parte ragione..ma la forma si apprezza o meno.. quindi penso sia anche, se non totalmente, una questione di gusti.. in relazione alle abilità di chi scrive, ovvio ahah..
Per quanto riguarda la questione del "sentire".. non condivido affatto.. non si scrive mai per gli altri, per lasciare spazio a loro...lo si fa per se stessi...è un atto puramente egoistico.. l'altro può provare qualcosa solo se si sente vicino a quanto legge.. ma inevitabilmente non sarà la stessa emozione che ha mosso la nascita dello scritto.. lo spazio di cui parli penso sia un rifugio, dove amo riararmi anche io, ma è troppo distante dalla poesia in quanto tale..