17/11/2020 22:14
Re:
Versolibero, 15/11/2020 08:42:


Io non capisco i controllori
che in piedi, sopra i treni a mille all’ora
rimangono pur sempre in equilibrio
senza aggrapparsi a una maniglia,
serafici, piantati come pali

io invece, per esempio,
solo al pensiero di poter cadere
mi vedo già per terra:
sarà che ad inciampare basta un nulla:
un piccolo granello, un filo d’erba; il minimo, sottile dislivello
corrispondente a un’ala di farfalla,
per avvertire il senso di squilibrio;
e al solo immaginare la caduta
cado.
Ho sempre quel timore dell’impatto
tra il duro della terra e il mio pensiero.

Mi dico che non devo aver paura:
in fondo il mio pensare è imperturbabile,
granitico e antisismico, tenace ma
capace a rimbalzare; è refrattario
all’idea di vacillare; e se proprio arriva un dubbio che mi assale
e attacca dall’interno la mia roccia
per renderla friabile, chiedo consiglio al cuore
come bambina che ascolta la sua nonna
sapendo che così non può sbagliare.

Sarà che pure se battessi i denti
sui sassi, sugli spigoli più duri
io me le tengo strette, le parole
tra lingua e gola, protette in mezzo al limbo dei pensieri,
aduse a carezzare i desideri ed a giocare con la tenerezza;
abbracciano una vita parallela; rafforzano quel timido coraggio
di chi non ha la forza di reagire; ricuciono talvolta anche gli strappi
col breve filo delle scuciture:
punt’ombra, punto a giorno, chiaroscuri…

Le imprimo poi su pagine virtuali
tra i pochi spiccioli della mia cultura
e la spavalda e radicata convinzione
di costruire all’infinito il mio collage
accostando con grazia ad una ad una
tutte le sfumature dei colori




Rosanna Spina



Quando le poesie piacciono troppo tanto
quelli fatti male come me
le leggono scritte solo per te

il pianto ha preso il controllo così benedetto
sin dal controllore spaesato

Ho avuto spasmi e convulsioni
e sono tornato a piangere
alla fine
in quell'infinito che hai smarcato
dal più duro dei denti per terra

che mi ci hai accompagnato
all'uomo nero
ai miei o tuoi colori

ti amo mister