27/12/2020 01:08
macrino, 14/12/2020 17:38:

Davvero bella: ha una musica soave, sinuosa, venata di una temperata tristezza. Amo l'immagine delle spighe, ma anche le altre sono efficaci.

ciao




Certe volte mi chiedo se non dipenda dalle orecchie di chi legge, la definizione della musicalità in una poesia...
O dall'umore... Dalla predisposizione... Dalle affinità elettive...

Chissà.

Dato che ci sono stati pareri del tutto opposti (una tale lamentava di non riuscire proprio ad apprezzarla
con tutto quel ritmo cadenzato e ripetitivo, quel pappàra parappàra pappappàra che le procurava addirittura angoscia),
ora sono un po' confusa.
Temo infatti che tu sia troppo magnanimo nel definirne la musicalità addirittura "soave", e per di più "sinuosa".

Per fortuna, l'altrui "angoscia" è diventata per te "venata di temperata tristezza".

Come quando io la scrivevo, qualche anno fa.


Grazie.

Ciao.





[Modificato da Versolibero 27/12/2020 01:12]


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"Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
(citazione di EEFF)