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Laboratorio di Poesia scrivere e discutere di poesia

fiocchi di neve

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    Alessandro1921
    Post: 2
    20/12/2020 14:31
    Silenziosamente spolverando sul New England,
    sedendosi su timpani e coprendo architravi,
    rivestire l'asfalto di parcheggi e piazze
    risoluto nell'annunciare gli affari dell'inverno,
    avvolgendo i tendini della primavera che si sono avvizziti,
    congelando i cuori incuranti della ragione,
    volteggiando oltre la banderuola e il campanile,
    silenziosamente alla deriva dai rami alle persone -

    fiocchi di neve - folletti bianchi - danzano la danza della noncuranza.
    Quello che una volta era un crepacuore ora sembra quasi calmante:
    immagini spente da un velo transitorio,
    spettri di giorni su una giostra.
    Perseguitato da loro, da un'eco tenue e ostinata
    di una beghina, un LP disco in vinile,
    Sento i passi e il volteggiare in una cadenza,
    fantasma di tenerezza - che svanisce malinconicamente.
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    macrino
    Post: 193
    24/12/2020 20:43
    "Quello che una volta era un crepacuore ora sembra quasi calmante"

    Amerai quel che disdegnasti: non siamo mai sintonizzati con la vita.
    Io sono Nessuno.
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    Alessandro1921
    Post: 2
    24/12/2020 22:28
    macrino, e' verissimo, grazie!
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    Versolibero
    Post: 1.046
    27/12/2020 00:51
    Re:
    Alessandro1921, 20/12/2020 14:31:

    Silenziosamente spolverando sul New England,
    sedendosi su timpani e coprendo architravi,
    rivestire l'asfalto di parcheggi e piazze
    risoluto nell'annunciare gli affari dell'inverno,
    avvolgendo i tendini della primavera che si sono avvizziti,
    congelando i cuori incuranti della ragione,
    volteggiando oltre la banderuola e il campanile,
    silenziosamente alla deriva dai rami alle persone -

    fiocchi di neve - folletti bianchi - danzano la danza della noncuranza.
    Quello che una volta era un crepacuore ora sembra quasi calmante:

    immagini spente da un velo transitorio,
    spettri di giorni su una giostra.
    Perseguitato da loro, da un'eco tenue e ostinata
    di una beghina, un LP disco in vinile,
    Sento i passi e il volteggiare in una cadenza,
    fantasma di tenerezza
    - che svanisce malinconicamente.




    Qui preferisco la seconda strofa, nelle parti evidenziate;
    la prima strofa, invece, la trovo appesantita da troppi verbi al gerundio.

    Però riesci comunque a creare un'atmosfera con belle immagini; ed anche la trasformazione dell'emozionalità con il passare del tempo, è ben accostata ai fiocchi bianche che danzano "la noncuranza".

    Buona notte.







    ______________________________________________________________________________
    "Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
    o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
    (citazione di EEFF)
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    Alessandro1921
    Post: 4
    27/12/2020 02:35
    Versolibero, grazie ancora. La sequenza dei verbi al gerundio nella prima strofa avrebbe dovuto creare una crescente tensione ritmica, che viene rilasciata alla frase "fiocchi di neve", amplificando il focus tematico.

    Buona notte.
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    Versolibero
    Post: 1.049
    27/12/2020 12:40

    La sequenza dei verbi al gerundio nella prima strofa avrebbe dovuto creare una crescente tensione ritmica, che viene rilasciata alla frase "fiocchi di neve", amplificando il focus tematico.



    Avrebbe prodotto un senso di sospensione e di attesa (più che di tensione ritmica) se non ci fossero stati i due versi che evidenzio, i quali interrompono bruscamente (se non altro che per il cambio del modo verbale):

    Silenziosamente spolverando sul New England,
    sedendosi su timpani e coprendo architravi,
    rivestire l'asfalto di parcheggi e piazze
    risoluto nell'annunciare gli affari dell'inverno,

    avvolgendo i tendini della primavera che si sono avvizziti,
    congelando i cuori incuranti della ragione,
    volteggiando oltre la banderuola e il campanile,
    silenziosamente alla deriva dai rami alle persone -



    tra l'altro l'aggettivo "risoluto" in questo contesto piuttosto 'soft' non ce lo vedo proprio.

    Fermo restando che qualche verso lo toglierei (perché mi sembra che tiri troppo alla lunga l'attesa del verso esplicativo che apre la seconda strofa), la vedrei così più adatta allo scopo:



    Silenziosamente spolverando sul New England,
    sedendosi su timpani e coprendo architravi,
    smaltando l'asfalto di parcheggi e piazze,
    avvolgendo i tendini della primavera che si sono avvizziti,
    annunciando gli affari dell'inverno
    congelando i cuori incuranti della ragione,
    volteggiando oltre la banderuola e il campanile,
    silenziosamente alla deriva dai rami alle persone -

    fiocchi di neve - folletti bianchi - danzano la danza della noncuranza.



    Ovviamente è solo un parere personale.

    Buona giornata.




    ______________________________________________________________________________
    "Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
    o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
    (citazione di EEFF)
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    Alessandro1921
    Post: 5
    28/12/2020 16:43
    Sì, è giusto. Mi piace tanto la tua versione della prima strofa:

    ...
    smaltando l'asfalto di parcheggi e piazze,
    avvolgendo i tendini della primavera che si sono avvizziti,
    ...

    Grazie.

    A
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    GiaMal85
    Post: 30
    19/01/2021 13:39
    Qua invece condivido il pensiero di Rosanna. Ma solamente per il fatto che potresti direttamente eliminare la prima strofa (un elenco prolisso a mio avviso) laddove già il titolo (qua sì!) in una parola esprime quello che vai descrivendo nella prima parte.
    La seconda (la chiave è quell' "io sento") mi porta su un altro piano, parla delle tue paturnie, delle mie, di quelle di tutti. Ed è questo quello che mi interessa. Ci importa davvero che la neve ricopra i parcheggi? Beh... se non riesco a far partire la macchina sì...

    Ciao

    Gianluca