Laboratorio di Poesia scrivere e discutere di poesia

Serenità

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    dardoinritardo
    Post: 1
    19/07/2021 17:48
    Trista e mesta mente posseggo io.
    Di senso e gioia, il cosmo è privo.
    Sovente ci passeggio, sconforto mio,
    e col mortal desiderio, convivo.

    Il desiderio risiede, quieto
    come quieta, la mente, non si pone.
    Mero, io ardo per un fine lieto.
    Tormentosa, alla letizia si oppone.

    E spensierate genti tutt'intorno
    dal tedio, mi paiono intoccate.
    Vacua, la vita, di un uomo senza meta.

    Attendo, inquieto, la luce del giorno;
    vano, tra paranoie immotivate.
    Sadica, col mio penare, si disseta.
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    dardoinritardo
    Post: 1
    19/07/2021 17:49
    cosa ne pensate?
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    fabella
    Post: 3.264
    20/07/2021 07:16
    Re:
    dardoinritardo (IfuH210719), 19/07/2021 17:48:

    Trista e mesta mente posseggo io.
    Di senso e gioia, il cosmo è privo.
    Sovente ci passeggio,
    sconforto mio,
    e col mortal desiderio, convivo.

    Il desiderio risiede, quieto
    come quieta, la mente, non si pone.
    Mero, io ardo per un fine lieto.
    Tormentosa, alla letizia si oppone.

    E spensierate genti tutt'intorno
    dal tedio, mi paiono intoccate.
    Vacua, la vita, di un uomo senza meta.

    Attendo, inquieto, la luce del giorno;
    vano, tra paranoie immotivate.
    Sadica, col mio penare, si disseta.



    c'è sicuramente la voglia di fare bene, ma oramai la poesia è lontana anni luce da questo linguaggio così attempato. comunque, qualche spiraglio per uscirne lo ho individuato. a meno che tu non voglia crogiolarti in un passato poetico così remoto. allora, leggi testi del tuo periodo letterario preferito e cerca di affinarti in quella direzione.

    [SM=x2823269]
    [Modificato da fil0diseta 20/07/2021 08:22]



    "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac)