16/10/2021 13:56
Gli pareva di vivere in una realtà spettrale: in ogni dove larve che aleggiavano fra velami brumosi, le ombre del nuovo giorno strisciavano lentamente simili ad esseri sgusciati via dalle tenebre. Le ore scorrevano ansimanti e presto il crepuscolo diluiva il suo inchiostro su pendii e falde. Il cielo notturno era un camposanto rischiarato appena da fuochi fatui. Echi tenebrosi si sgranavano fra gli archivolti delle costellazioni. La luna era una pallida sfinge alonata di morte.
Io sono Nessuno.