22/12/2021 10:55
Contemplò le vette incappucciate delle Graie. Erano diamanti sulle cui sfaccettature si frangevano i raggi occidui. L’aria era un cristallo tramato di azzurro e di violetto. Vene marmoree s’intrecciavano fra le glauche superfici di larici. Pagliuzze d’oro erano sparse sulle loro cime, mentre l’onice di cupe ombre era incastonato tra forre e valli. Una filigrana di echi nei boschi, trine di galaverna sugli aghi degli abeti, i ruscelli scintillavano, simili a zirconi. Scorci obliqui di pendii rocciosi si aprivano fra i panneggi argentei della vegetazione. La luna era immersa in un alone perlaceo. Improvvisi sbuffi diffondevano il profumo fresco della neve.
Io sono Nessuno.