01/03/2022 21:12
La brezza arriccia la pelle del lago,
strali dorati nella quieta foresta.
E l’aurora è un alone presago,
pian piano fonde l’ombra che resta.

Vibra l’azzurro su diafane cime,
s’immergono gli astri nel pallore.
Un ricordo s’insinua fra le rime
del silenzio, quasi senza dolore.

Ora il passato pare così lieve:
il tempo si scioglie negli orizzonti.
Adagio il sole anelo beve
le ombre impalpabili dei monti.
Io sono Nessuno.