13/06/2022 10:04
Componimento dedicato ad un'amica morta suicida. Nel testo diventa un amico e lo scenario del tragico gesto, una pendice assolata e brulla, in riva al mare, è del tutto diverso dal luogo dove accadde il dramma. Il mese, invece, coincide. Una riflessione sull'inferno della vita in una cornice infernale.


Amico, affratellati nel dolore,
muti con questo amaro destino,
qui sotto un cielo incolore
lacerato dai rami di un pino,

quel giorno arido di luglio,
ti vestisti di vento e di sole,
il cuore in frantumi, in subbuglio
la mente. Soltanto due parole

graffiate su una roccia: “E’ finita…”
Nelle lacrime avevi il sorriso
delle stelle, la morte fra le dita.
Ora sul pendio fra l’elicriso

e il timo, si protende inquieto
il mare. Io, smarrita la fede,
fisso l’orizzonte e capisco e vedo:
è più forte di chi vince chi cede.
Io sono Nessuno.