Laboratorio di Poesia scrivere e discutere di poesia

Spose nel tempo.

  • Messaggi
  • OFFLINE
    te_verde
    Post: 4
    16/05/2007 10:56


    Due brandelli di me, come
    membrana sottesa tra amore e ignoranza
    a fomentarti orgoglio
    nei quattro angoli del cuore.

    Avrei voluto osservarti gli occhi
    mentre penetravi quei miei anni
    possedendoli tra cuscini grigioperla
    e l’odore acre del tuo sesso
    appena scivolato dalla lampo.

    Fu l’assenza di cremisi
    a segnarmi la fine del tuo viso,

    poi

    conobbi solo le tue mani.




    Sandra
  • filodiseta
    16/05/2007 11:53
    Ero certa della conferma




    Scritto da: te_verde 16/05/2007 10.51
    Grazie Daniela. E' piacevole essere accolti come fai tu, sei una padrona di casa davvero generosa. Ho notato la bravura degli altri ospiti e spero di riuscire un giorno ad avvicinarmi al loro modo di esprimersi. Conto sull'aiuto di tutti perché ciò possa avvenire. Credo di avere molto da imparare, in prima cosa la tecnica, perché i miei versi possano, per il momento, almeno avvicinarsi alla poesia.


    Un abbraccio a tutti/e

    Sandra




    In questo luogo, a parte le battute scherzose tra Cristina e me, nessuno è allievo e nessuno maestro. Siamo qui tutti con grande umiltà e volontà, a trasmetterci quel poco di esperienza poetica che abbiamo maturato nei nostri percorsi individuali.

    Il discorso vale per la tecnica: la crescita avviene sulla pratica, sulla lettura, sullo spirito critico e autocritico, grazie a un insieme di piccoli o grandi accorgimenti, che la generosità di chi ha più esperienza ci consiglia di applicare.

    La poesia è continua metamorfosi, sete di ricerca: tutti, tutti, nessuno escluso, abbiamo ancora tanta strada da fare.

    Tu Sandra, cara, sei molto brava: la tua, che non si “avvicina” alla poesia, ma è già poesia (eccome), ha un'impronta personale molto forte che devi assolutamente coltivare, senza porti come obbiettivo di “avvicinarti” al modo di scrivere di altri, seppure li stimi.

    L'aiuto ti verrà incondizionato: da parte mia, del tuo sto già usufruendo, leggendo le tue poesie e il tuo modo pacato di proporti [SM=g28002]








    daniela

    P.S.Vedo con piacere che il laboratorio si sta popolando di bellissime persone, che offrono i loro punti di forza e debolezza, come si è abituati ad esprimerli in un ambiente famigliare. GRAZIE [SM=g27998]
  • OFFLINE
    pierrot--
    Post: 29
    17/05/2007 14:07
    Ma che belle poesie sto leggendo.
    Tutto è così perfetto, semplicemente. E doloroso in quell'assenza che resterà per sempre. Uno stile asciutto e penetrante.
    Grazie

    Fu l’assenza di cremisi
    a segnarmi la fine del tuo viso,

    poi

    conobbi solo le tue mani.

    Modificato da pierrot-- 17/05/2007 14.10
  • OFFLINE
    te_verde
    Post: 6
    18/05/2007 10:20
    Grazie Daniela, sei molto gentile e le tue parole sono senz'altro di incitamento.
    Grazie anche a te Pierrot ho notato il tuo modo di commentare, molto dolce e delicato. Direi che l'immagine del tuo avatar rispecchia il tuo modo di poetare e di commentare.

    In realtà il titolo che avrei voluto dare a questa poesia era "Spose d'altri tempi", ma credo che quello attuale esprima abbastanza bene il concetto che alcune convinzioni (riti/usanze) tribali non siano ancora del tutto scomparse.

    Grazie


    Sandra


    Dovrò imparare a commentare, il vostro modo di farlo mi mette in soggezione, datemi tempo, ci proverò anche io.
    Modificato da te_verde 18/05/2007 10.21
  • OFFLINE
    pierrot--
    Post: 35
    19/05/2007 17:31
    Ho collocato la poesia nel destino di molte donne, perlopiù in passato, che accettavano i rapporti amorosi come uso quasi domestico. Non so, Sandra, se con riti tribali, intendi la pratica, spero non più in uso, di possedere ogni sposa, la prima notte , da parte di un padrone. Ammetto che leggendo la tua poesia ,la prima volta, ho pensato ad una verginità comprata.Poi ho modificato e generalizzato il pensiero. Così il titolo mi è sembrato opportuno...
    Ho riletto, perchè è veramente bella e non è semplice essere delicati con certi argomenti.
    Ciao [SM=g27985]
  • filodiseta
    19/05/2007 18:15
    Visto che sono qui,
    e ho letto, Lucia, il tuo ritorno su questa poesia: mi soffermo ancora volentieri.

    Hanno sconvolto anche me questi versi e spesso torno a leggerli.

    Io non so, ma espressioni come "due brandelli", "membrana", li ho collegati a riti e pratiche tribali (es. infibulazione faraonica), che rendono la donna una specie di oggetto sessuale
    incapace di provare piacere nel sesso (detta in minimi termini) [SM=g27995] .




    Fu l’assenza di cremisi
    a segnarmi la fine del tuo viso,

    poi

    conobbi solo le tue mani
    .


    Forse è esagerato, ma l'ho detto, ci penso da un po' a questa interpretazione.





    daniela
  • OFFLINE
    te_verde
    Post: 7
    19/05/2007 18:19
    Re:

    Scritto da: pierrot-- 19/05/2007 17.31
    Ho collocato la poesia nel destino di molte donne, perlopiù in passato, che accettavano i rapporti amorosi come uso quasi domestico. Non so, Sandra, se con riti tribali, intendi la pratica, spero non più in uso, di possedere ogni sposa, la prima notte , da parte di un padrone. Ammetto che leggendo la tua poesia ,la prima volta, ho pensato ad una verginità comprata.Poi ho modificato e generalizzato il pensiero. Così il titolo mi è sembrato opportuno...
    Ho riletto, perchè è veramente bella e non è semplice essere delicati con certi argomenti.
    Ciao [SM=g27985]




    La chiave per intendere il mio "tribale" è nei primi due versi e nell'" assenza di cremisi".
    Quell'assenza che in talvolta può far la differenza tra la felicità e la disperazione più nera, tra il conoscere il viso del tuo uomo ed il suo sorriso o conoscerne nel modo peggiore solo le mani.

    Grazie pierrot



    Sandra


  • OFFLINE
    pierrot--
    Post: 39
    19/05/2007 18:23
    che bello parlarne in diretta e con l'autore e filooooo..
    ecco il tribale non l'ho collocato geograficamente per quei cuscini grigioperla...che in africa ...

    però Sandra quanti pensieri ci hai dato.....

  • filodiseta
    19/05/2007 18:28
    ehehehe, avevo esagerato
    Abbiamo forse scritto in contemporanea [SM=g27985] ,
    che bello: tutte e tre qui [SM=g28002]


    Ecco: il conoscere le mani, non lo avevo intrepretato come gesto violento... ma come fonte di piacere sensibile.



    Sono sempre la solita complicata e mi scuso [SM=g27995] [SM=g27985]




    daniela
  • filodiseta
    19/05/2007 18:30
    Allora un saluto in tempo reale
    Buona Serata a Voi [SM=g28003] . daniela
  • OFFLINE
    pierrot--
    Post: 40
    19/05/2007 18:33
    Daniela..in quanto a esser complicate...quasi quasi ti sfido!!! [SM=g27987] ..vorrà dire che Sandra ci ha offerto un te verde , e scambio, insieme alla sua poesia.

    Ciao, un sorriso, a presto [SM=g27988] [SM=g27987]

  • OFFLINE
    te_verde
    Post: 10
    24/05/2007 09:31
    Il bello del leggere una poesia è darle l'interpretazione che si desidera o meglio che si sente in quel momento. A distanza di tempo lo stesso testo, che aveva suscitato in prima lettura forti emozioni, potrebbe farci rimenere impassibili, proprio perchè il nostro stato d'animo è mutato.

    Grazie a tutte e due.


    Sandra
  • OFFLINE
    sole-del-mattino
    Post: 33
    27/05/2007 21:18
    Sandra,piacere di leggerti,secondo me sei molto brava.


    "Due brandelli di me, come
    membrana sottesa tra amore e ignoranza
    a fomentarti orgoglio
    nei quattro angoli del cuore."

    Questo strofa esprime appunto il dono della verginità,quell'amore che si legava a un pensiero tramandato d'ignoranza,ma che allo stesso tempo riempie d'orgoglio la persona che si sente forte ad aver posseduto per primo.
    Gli angoli sono i punti dove rimane l'ombra e quel cuore era offuscato da pensieri inculcati fin dall'infanzia da altri.

    "Avrei voluto osservarti gli occhi
    mentre penetravi quei miei anni
    possedendoli tra cuscini grigioperla
    e l’odore acre del tuo sesso
    appena scivolato dalla lampo."

    Questa è la strofa che mi piace di più,perchè esprime completamente l'inesperta fiducia che si concede negli anni immaturi, in particolare "mentre penetravi quei miei anni"
    si dava ascolto al desiderio della carne ,ma non si è guardato bene in fondo al cuore.

    "Fu l’assenza di cremisi
    a segnarmi la fine del tuo viso,"

    Il colore rosso vivace scompare quasi subito e anche l'immagine dell'amore.


    "poi

    conobbi solo le tue mani."

    Di tutto quell'ardore,non ne rimane nulla...ad esser sincero con il termine "mani" potrei dare diverse interpretazoni,la più plausibile credo sia un amore senza più intensità,un rapporto che assomiglia a quello della semplice parentela.

    Complimenti Sandra mi è piaciuta








    di tutto quell'ardore tutto