SE IL TUO OCCHIO

Se il Tuo occhio sprofondato dentro
si aprisse per me

soltanto un minuto

come un'alba
un fiore nel deserto

niente sarebbe vano.

Hai chiuso nella mano del mio senso
il trillo
fugace
del Tempo

e la notte urla.

Dovrei tornare in dietro
fino al silenzio
ridisfatto

cifrare quel passo primordiale.

Quella voce che dentro di noi, continua a gridare: perché?
Abbiamo forse dimenticato, o è solo la fugacità di un’alba o di un fiore nel deserto?

Come ogni tua, caro Valerio, è di una delicatezza, che il lettore ha paura di poter disfarne qualcosa mentre la rilegge di nuovo per parteciparne fino in fondo alla sua bellezza. L’udito sembra assaporare così la stessa delicatezza della vista al cospetto della Pietà di Michelangelo. E davvero non sto scherzando. Quasi da Chagall a Michelangelo, il tuo percorso.

Mi ricordo un po’, forse per nostalgia, le atmosfere de Il pensiero nella notte dei tempi, quando , in particolare, scrivesti: voglio che questa mia (era naturalmente un’altra, non questa tua di adesso) stia qui, in questa sezione del forum, a che possa sentirsi a casa sua.

Ricambio l’abbraccio di cuore, Valerio.

walter

notturno op.9 Andante
in E flat major-en mi bémol majeur

Chopin è il mio autore preferito e ieri, quando ho letto il tuo nick l'ho ascoltato... e dopo, tutti gli altri.


La tua poesia è un piano/forte. Lento e grave nel dipingere una volta, picchiettante, svelto sulla tela.
Nel tempo che diventa sempre più veloce, nel virtuosismo di un violino.


Dovrei tornare in dietro
fino al silenzio
ridisfatto

indietro, fino ai graffiti dei primordi.




Hai notato in questo luogo la "non approssimazione":è il complimento più bello.
Mi auguro che le tue poesie, qui, si sentano sempre a casa





daniela

E' banale: che bella? Allora sarò banale, la trovo splendida, hai "scorticato" la pelle del tempo ...

il tempo...questo fragile tempo che uccide le farfalle..

lo hai per un istante racchiuso nel cavo della mano, bloccandone il corso