29/06/2007 22:32


queste tue rime saltellanti mi fanno sovvenire la cartamoneta ed ai suoi inventori che furono proprio delle grandi menti pensanti come tu dici che non contavano euro ma rapporti, siano essi espressi in musica, e quindi note, o in lire, e quindi prezzi.

della carta moneta come carta falsa in quanto priva della copertura in oro, parla anche Ghoethe nel Faust, attribuendone la paternitò a Mefistofele che invoglia a mettere in circolazione con la copertura dell'oro ancora da trivare nelle miniere aperte a tale scopo.

così come ne parla in letteratura anche Sheakspeare nel Mercante di Venezia.

perché non continui questa tua ricerca in versi, trasportandola magari tra supermercato, mercato rionale e banche...dove i soldi puliti e sporchi si confondono nella stessa mazzetta..e magari poi qualche fedele li porta al Vaticano e quindi allo Ior..e sotto un ponte di Londra.

forse ho esorbitato troppo, ma sarebbe un cammino interessante, come pure lo scambio armi-droga-denaro e viceversa tra governi occidentali e paesi poveri.

ciao. walter che attende i successivi sviluppi, magari: Dalla Massaia all'Afganistan.....

ti sorrido.