02/07/2007 10:03


Proviamo, Daniela:


L’uomo senza qualità guardava dalla sua finestra l’automobile che a Vienna compiva, investendola, la sua prima vittima, mentre le carrozze con signore ed orpelli col loro ombrellino ancora cadenzavano il ritmo della sera. Quanto denaro, pensava, occorrerebbe per risarcire una vita umana? L’equivalente di un sacco e mezzo di farina, per sfamare un anno intero la moglie e i suoi due figli, o una rendita per 15 anni di mezzo chilo al giorno di farina, a ché il secondo figlio raggiunga la sua maggiore età? Il danaro, pensava è la sintesi del nostro tempo, quel tempo che sottraiamo a noi stessi per cederlo agli altri attraverso il lavoro. Più del nostro tempo non possiamo cedere. E quanto vale questo nostro tempo? il tempo del pescatore è uguale a quello del musicista? il tempo del muratore è uguale a quello del chirurgo? e questa diversa qualità del nostro tempo che varia col
variare del mercato, è paragonabile al tempo della frutta, o del dessert, o di un quadro, o di un pietra angolare che regge la nostra casa?
Nel frattempo, Schiele dipingeva la ragazzina a gambe aperte sulla seggiola, e Munch il grido dal ponte.




forse è un pò complesso, comunque vedi tu, qui era per darti un'idea del tempo e della sua veste economica, ossia la moneta.

anzicché di satira, rivestila di immagini, se ti garba.