La trovo eterea, inafferrabile, metafisica. C'è dentro dolcezza e musicalità. A volte filosofica, (è vero) come la ricerca dell'essenza al di là della vita e della morte. Versi non banali, finalizzati quasi ad esprimere la volontà di giungere ad un accordo con "l'ultima frontiera", a raccomandarsi di essere pietosa ed arrivare lieve come "morbida come panna sulle labbra".
Cambio angolazione:
Un richiamo all'amore? Alla capacità che questo ha di subliminare sentimenti contrastanti in un unico, solo, imperscrutabile stato d'animo che fonde in se " Anima, Dolore, Estasi " ?
Con questa chiave di lettura ritroviamo espressi concetti quali
Io sono la Morte,
quella vita nella vita
che si chiama Amore
che richiamano il classico binomio amore-morte, in una rivisitazione non violenta, nella quale sembra prendere vita l'astrazione del concetto d'amore come una sorta di morte dell'anima.
Ricambio angolazione:
Una dedica, a qualcuno che soffre per un rapporto d'amore. L'espressione di una incapacità di amare in modo diverso. La ricerca di una propria identità che passa per la sofferenza dell'altro e l'affermazione del proprio io, della propria essenza della natura dell'essere donna che è al di sopra di qualunque sentimento.
Dove lo leggo?
Qui:
Ti ho trovato disteso
sulla mia notte
e mi aspettavi, quieto
Eri acceso d'anima
e ti ho baciato
morbida come panna sulle labbra
In tutto ciò che riuscirai a contenere di me
e che riuscirai ad accogliere,
accettare ed amare,
sarò tua...ma lo sarò ancora di più
dove non potrai
afferrarmi.
Ed alla fine concordo con te verde: il tocco di femminilità nella chiusa.
el greco