A volte è rabbia a muovere vecchie dita irrigidite
che si rattoppano dentro un letto vuoto.
Basta poco a far tendere l’incanto
nell’angolo acuto delle labbra;
una memoria,
forse un guizzo sopra le righe
ed è come giacere dentro grumi di rovo
un momentaneo abbandono sotto i polpastrelli,
un tango libero coi sensi
-fiotti di luce amara su quell’unico gemito-
e già ritraggo il filo dei miei pensieri.
sandra