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Laboratorio di Poesia scrivere e discutere di poesia

Mezza storia

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    Francesca Coppola
    Post: 26
    03/11/2007 13:09
    Genuflessa sul tuo orgoglio
    lentamente muore il cigno

    s'aggroviglia l'impronta sul cuscino
    soffocando le maliziose voglie


    Due cuori percorrono un miraggio,
    mezza storia su un unico filo

    crudeli presagi e poi crimini coscienti
    ingabbiano il tramonto tra le nostre dita


    Volano lacrime
    in quegli addii rubati ai sogni


    Francesca


    "i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
    www.francescacoppola.wordpress.com
  • el_greco
    04/11/2007 00:04
    Ancora lacrime sullo sfondo di una storia d'amore in bilico tra un addio ed il desiderio di un percorso comune.
    Mi piace quel "mezza storia su un unico filo".
    Non una storia intera, solo mezza, come se non si fosse nemmeno riusciti a concluderla, come se quel filo fosse il confine tra due mondi che non riescono ad incontrarsi.

    Mi è piaciuta.
    Forse volendo essere pignoli eliminerei un paio di aggettivi ed un possessivo

    soffocando le maliziose voglie



    crudeli presagi e poi crimini coscienti
    ingabbiano il tramonto tra le nostre dita






    alla fine, senza stravolgere nulla, la vedrei così:




    Genuflessa sul tuo orgoglio
    lentamente muore il cigno

    s'aggroviglia l'impronta sul cuscino
    soffocando le voglie


    Due cuori percorrono un miraggio,
    - mezza storia su un unico filo -

    presagi e crimini coscienti
    ingabbiano il tramonto tra le dita


    Volano lacrime
    in quegli addii rubati ai sogni


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    fil0diseta
    Post: 69
    Amministratore forum
    04/11/2007 09:26
    Bella, bella, Francesca. Forse altri commenteranno il contenuto.

    Io voglio solo motivarti i piccoli consigli di Leonardo, che condivido appieno, per farti partecipe delle mie scelte e dei miei gusti in questo "diletto" che è quel di poetare [SM=g27988]

    Riguardo gli aggettivi, non amo l'uso insistente. Quando ne metto qualcuno, preferisco innanzitutto che l'accostamento agg-sost non sia banale, che l'aggettivo stesso tolga scontatezza anche al sostantivo più terra-terra.
    Poi, non lo faccio di regola, ma mi è più naturale leggere l'aggettivo dopo il nome: ne guadagna di naturalezza la forma, in una poesia che non voglia essere classica. Altrettanto, evito il più possibile i possessivi, meno ce ne sono, più la poesia è di tutti [SM=g27987]


    Ecco un po' confermate e motivate a modo mio, le scelte che ti consiglia Leonardo nel suo commento.




    [SM=g28003]


    fil0diseta_______________________________________________________________________________________________________
    Continuerò a disarticolare ogni cosa, nella vita degli universi, perché il tempo sono io.
    (Antonin Artaud) 
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    Francesca Coppola
    Post: 26
    05/11/2007 10:00
    Sono più che d'accordo con i vostri suggerimenti, la sento più scorrevole ed armonica. [SM=g27988]

    Questo testo narra di una storia che non è mai iniziata "per orgoglio", nè finita.

    Solo quello che è stato taciuto ha provocato emozione, in effetti nulla, perchè il silenzio può fare solo illudere.

    Come su una fune, così questa storia vive a metà quando non si fa il 1 passo per paura, per indifferenza, perchè non ce ne si accorge in tempo e allora è come un sogno, tutto è evanescente.

    Cmq grazie!
    onorata sempre della vostra attenzione!
    Francesca


    "i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
    www.francescacoppola.wordpress.com